“Sono stato il primo a ricevere questa tragica notizia e mi sono sentito morire”. A parlare è il padre di Nicola Bossini, che ha ripercorso il dolore legato all’incidente che ha travolto la vita di suo figlio a La prima volta. In seguito alla telefonata, ha ricordato, è seguita la corsa disperata in ospedale, senza sapere a cosa sarebbero andati incontro da lì a poche ore: “Sono entrata in questa stanza della rianimazione disperata – ha ricordato la madre – perché comunque lui non mi rispondeva; mi si è aperto un mondo sconosciuto, troppo buio, Nicola era costantemente in coma”, Con il tempo, inoltre, Nicola non dava segni di miglioramento e dopo l’operazione d’urgenza ha avuto un ulteriore peggioramento. “Il pensiero principale è stato quello di lottare tutti insieme e ancora oggi si fa fatica”, ricorda la sorella di Nicola che dopo qualche tempo è stata proprio colei che ha avuto la possibilità di assistere al suo inaspettato risveglio: “A un certo punto, attorno alle 7, lui era svegli – ha ricordato la madre – si è svegliato con sua sorella, finalmente abbiamo cominciato a tirare un sospiro di sollievo”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
A tre anni dal terribile incidente
A tre anni di distanza dal terribile incidente che lo ha fatto finire in coma, Nicola Bossini è ritornato a vivere e riappropiarsi della sua quotidianità. Non è stato semplice per il modello ventiduenne e originario di Brescia, riuscire a risalire la china in seguito ad un incidente d’auto che avrebbe potuto annientarlo per sempre. “Una giornata tipicamente estiva”, ricorda di quel 13 luglio del 2015, conclusa nel “peggiore degli incubi”. In seguito all’incidente infatti Nicola viene trasportato all’Ospedale Civile di Brescia per un forte trauma cranico. Le sue condizioni di salute sono preoccupanti e si teme che possa non sopravvivere. Nicola però riuscirà a sorprendere tutti, riaprendo gli occhi dopo 30 giorni di coma, “quando tutti, ormai, s’aspettavano il peggio”. Nicola Bossini parlerà della sua rinascita a La prima volta, nella puntata in onda oggi, domenica 30 settembre 2018, su Rai 1. Il modello racconterà delle sue numerose prime volte, dal risveglio alla prima parola pronunciata in seguito al coma. Fino al primo abbraccio con i familiari ed il duro percorso di riabilitazione che ha dovuto affrontare in seguito. Solo diversi mesi dopo l’incidente è riuscito infatti a tornare a casa, a vivere quelle emozioni forti legate dal ritorno alla “normalità, della solita routine, del non meno intenso sapore della novità”, come scrive al Giornale di Brescia. Quanto è accaduto gli ha permesso inoltre di scoprire quali conseguenze ci siano state per i familiari, le loro paure, le loro incertezze. Ed oggi che si guarda indietro non ha ancora dimenticato il valore di questa vita, con il forte desiderio di condividere tutto con gli altri.
incidente Nicola bossini: la terribile SS45bis
La strada in cui Nicola Bossini verrà coinvolto in un incidente stradale è nota ai bresciani. Si tratta della SS45bis che, come ricorda Brescia Today, ha vissuto diverse morti, diverse vite spezzate. Un’estate costellatada tragedie quella del 2015, in un luglio cocente. Le condizioni di salute di Nicola appaiono subito gravi e la speranza che possa riprendersi sembra fin troppo sottile. Amici e parenti lo incoraggiano però anche sui social, in attesa di un piccolo miglioramento. All’epoca 19enne, il ragazzo rimane infatti intrappolato fra le lamiere dell’auto, dopo essere stato costretto a schivare una Polo che lo precede. La manovra di Nicola lo spinge invece sulla corsia opposta, dove su quel momento sta viaggiando un camion. La sua Mini si ribalta. Il ragazzo viene liberato solo grazie all’intervento dei soccorsi, che tramite elicottero lo trasportano immediatamente all’Ospedale Civile, reparto rianimazione. A quattro giorni di distanza, le sue condizioni risultano ancora una volta critiche e i familiari vengono informati della possibilità che possa non farcela. “Eppure eccomi qui a scrivere”, sottolinea in una lunga lettera, “esattamente un anno dopo”. Nicola ce l’ha fatta, ha riaperto gli occhi e si è ripreso. Non senza determinazione e sacrifici, riabilitazioni e valutazioni.