Gli anni sessanta saranno importanti per Angela Buttiglione, tra i protagonisti de Le Ragazze, all’epoca giovane giornalista con il sogno del piccolo schermo. Entrerà infatti alla fine del decennio a far parte della Rai, dove rimarrà per diverso tempo e che le permetterà di condurre anche il Tg1. Oggi ultrasettantenne, la giornalista sarà fra le prime a condurre una battaglia tutta al femminile, diventando una pioniera della rivoluzione delle donne. Donna Angela verrà ricordata poi anche perchè sorella del Presidente Rocco Buttiglione dell’UDC, ma in quegli anni è lei, come giornalista, a farsi strada in un mondo professionale difficile. Angela Buttiglione racconterà la sua persona storia a Le Ragazze di Rai 3 nella puntata di oggi, domenica 27 gennaio 2019. Quanto avverrà negli anni Sessanta ed i traguardi successivi, permetteranno alla giornalista di affermarsi in modo significativo. Tanto che cinque anni fa il suo nome spunta fra le papabili alla guida di Tv2000, in lotta fra gli altri con la sorella Marina Ricci del Tg5. Come ricorda Il Fatto Quotidiano, nessuna delle due riceverà tuttavia l’incarico, che verrà assegnato a Paolo Ruffini e l’anno scorso a Vincenzo Morgante.
Clicca qui per un tg condotto da Angela Buttiglione
Angela Buttiglione, Le Sorelle: nella storia del giornalismo
Il nome di Angela Buttiglione, di cui si parlerà stasera a Le Ragazze, rimarrà nella storia del giornalismo e persino nelle pagine dedicate all’ascesa delle donne nel mondo del lavoro. A fine anni Sessanta la troviamo infatti alla conduzione di un telegiornale grazie alla Rai, che la premia per la sua professionalità e integrità. Prima giornalista che non proviene dal mondo degli speaker, diventa inauguratrice di un mestiere che all’epoca, in Italia, non teneva in considerazione l’universo femminile. Si farà forte dei suoi due idoli, Fausta Caliente e Elsa Morante, gli unici punti di riferimento donne che considererà per tutta la vita. Battagliera, impensabile per la Buttiglione non puntare il dito anche contro le donne della generazione precedente alla sua, colpevoli di una forte mancanza di coraggio che ha impedito a molte di alzare la stesta durante un’epoca di cambiamenti. “Si chiudevano nel ruolo di mogli e madri”, ricorda infatti a La Repubblica, parlando anche della decisione che spingerà la sua stessa madre a mettere da parte la Laurea e dedicarsi alla mansione di casalinga. Il sogno di diventare giornalista inizia invece per Donna Angela fin dai suoi 14 anni e riesce a realizzarlo nel ’68, partecipando ad un concorso per telecronisti, un anno prima del grande saldo sul piccolo schermo. “Non puntare troppo sull’aspetto fisico”, consiglia poi alle giovani che vorrebbero intraprendere la sua stessa carriera. Mettendo in primo piano il corpo dice, il rischio è di non essere presa sul serio e di impedire agli altri di comprendere la reale bravura di una giornalista.