Nino D’Angelo e Livio Cori portano un po’ di folk a Sanremo. La collocazione in scaletta non gli aiuta, nella serata dei duetti: si esibiscono a mezzanotte e mezza. Quella musichetta quasi da lounge, però, è perfetta per l’orario. I Sottotono non fanno altro che enfatizzare il momento (se di enfasi si può parlare). Il loro nome, in effetti, dice tutto: sottotono. In compenso, il pubblico attempato li apprezza: “I Sottotono quanto li amavo ma perchè non tornano definitivamente?”; “I SOTTOTONO ultimo avvistamento nel poster del cioè 1999”; “I Sottotono di nuovo insieme … sto tornando indietro di 10 anniii”; “Non so voi, ma appena ho sentito Sottotono, ho sperato partissero a cantare Mezze Verità. Sono tornata ragazzina due minuti”. [agg. di Rossella Pastore]
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CANZONE VERACE
Nino D’Angelo, insieme a Livio Corri, oltre a proporre una buona canzone “Un’altra luce” e soprattutto una bella esibizione a Sanremo 2019, è riuscito in una impresa non da poco, che piacerà ai vecchi fan dell’hip hop italiano, quelli di più lunga storia. Per la serata dei duetti infatti è riuscito a rimettere insieme lo storico gruppo dei Sottotono, uno dei primissimi ensemble di rap, prima che diventasse la moda di massa che è oggi, e sicuramente anche tra i migliori di sempre per le loro capacità musicali. Sarà davvero emozionante rivedere insieme due leggende come Tormento e Big Fish dopo tanto tempo. E chissà che sia un preludio a un ritorno vero e proprio sulla scena musicale. La reunion ha poi un sapore davvero speciale perché la loro ultima esibizione si tenne proprio a Sanremo, al festival del 2001, quando si classificarono 14esimi con il brano Mezze verità. Ma ridiamo a Nino D’Angelo e al suo socio Livio Corri. Chi temeva infatti una volgarità che mischiasse rap e canzone neomelodica, ha invece ascoltato una canzone dalle atmosfere delicate e appassionate, che ha ricordato benissimo le atmosfere mediterranee della canzone napoletana più verace, con le voci dei due che si univano in modo convincente. Una sorpresa.
IL CASO SANREMO 2019: L’ACCUSA DI PLAGIO A NINO D’ANGELO
Pochi sanno che Tiziano Ferro, prima ancora di esordire, si era esibito come corista dei Sottotono, questo per dire quanto il gruppo avesse creato un autentico mondo musicale. Big Fish, oggi produttore di grido, tra gli altri anche Fabri Fibra ed Elisa, lavorando anche per X Factor con Manuel Agnelli, lo ricorda bene: “Mi aveva anche dato il suo demo dell’epoca. Era bello determinato, e l’impegno e la dedizione sono un ingrediente fondamentale insieme al talento per riuscire a fare strada. Sono veramente felice per quello che è riuscito a fare”. I Sottotono nascono nel 1994 ispirandosi ai rapper americani dell’epoca come Tupac Shakur e Snoop Dogg. Nella formazione, sempre capitanata da Tormento e Big Fish passano moltissimi artisti, ma quella che si presenta a Sanremo nel 2001 è composta da loro due. Proprio quel Sanremo vedrà uno dei casi più difficili della storia del festival e a esserne protagonisti saranno proprio loro. Succede che il programma Striscia la notizia li accusi di plagio, di aver copiato la loro Mezze verità da Bye bye bye degli ’N Sync. Valerio Staffelli si presenta a Sanremo per consegnare loro il tapiro d’oro ma i due non ci stanno e nasce una vera rissa con collutazione. Sarà la conduttrice di quella edizione a difenderli, Raffaella Carrà: “Capisco chi è sottoposto alla pressione del festival. Anch’io l’ho subita e non sono stata violenta perché non ne ho avuto occasione”. L’accusa di plagio cade, ma ne nasce incredibilmente un’altra, quella di usare un linguaggio tropo volgare con vere e proprie parolacce: non si capisce come mai prima di accettarli al festival nessuno se ne fosse accorto. I due allora, sdegnosamente e coraggiosamente, eliminano tutte le parolacce dalla canzone ma non le sostituiscono, facendo scena muta ogni volta che ce ne doveva essere una, una chiara accusa di censura. Ma quel festival segnala fine del sodalizio. I due avranno una proficua carriera solista e da produttori. Adesso, 18 anni dopo, il ritorno: ci sarà una nuova rissa?