La serie cult “Il nome della Rosa” è pronta a salutare i telespettatori con un’ultima imperdibile puntata. La prima stagione ha incollato davanti alla tv milioni di telespettatori complice un cast internazionale di primissimo livello con attori del calibro di John Turturro e Rupert Everett. Il successo è stato straordinario e per questo motivo è possibile che la produzione possa valutare la messa in onda di una seconda stagione. Resta da capire cosa succederà durante l’ultima puntata visto che la serie è liberamente ispirata al libro di Umberto Eco. Qualora le vicende dei protagonisti dovessero esaurirsi con l’ultima puntata resta da capire su cosa potranno lavorare gli autori della serie. Al momento quindi non c’è alcuna conferma né smentita circa la possibilità di un seguito della fiction evento Rai. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
IL NOME DELLA ROSA 2 CI SARA’ O NO?
Si conclude oggi la serie tv “Il nome della rosa”, tratta dal bestseller di Umberto Eco. Proprio per questo il progetto termina con l’ultima puntata di stasera. Sono state ripercorse infatti le vicende del libro che vede protagonista il monaco Guglielmo Baskerville, affiancato dal suo apprendista Adso nella ricerca del serial killer che si nasconde all’interno del monastero. Non è stata una responsabilità da poco quella di raccontare le vicende di un romanzo ambientato nella prima metà del 1300, così come è stata una bella sfida trasporre un volume così ricco in una serie tv, per la quale servono modifiche sostanziali, innanzitutto riguardo la parte descrittiva del romanzo. Ma la serie è andata ben oltre da questo punto di vista, creando una distanza evidente tra vie parallele e divagazioni varie. Certo, la cinematografia offre esempi di opere che sono andate oltre il loro riferimento di partenza, ma non doveva essere questo il caso.
IL NOME DELLA ROSA 2 NON CI SARÀ: ECCO PERCHÉ
La serialità della fiction è la soluzione ideale per la trasposizione de “Il nome della rosa” di Umberto Eco, che ha infatti una trama complessa. Si tratta di un libro con strati di narrazione densi che si mescolano al thriller, oltre che alla storia e alla cultura, quindi è facile intuire come possa “distendersi” meglio nel formato seriale, perché questo ne esalta la ricchezza e le stratificazioni di senso. Il risultato in teoria è quello di una serie complessa, ma nella pratica non è andata esattamente così. Il prodotto offerto non ha soddisfatto completamente le aspettative dei telespettatori. Qualche dubbio era emerso in effetti dopo la prima puntata, le altre hanno poi rafforzato le perplessità che si sono trasformate in certezze. C’è stata infatti un’emorragia di ascolti che, seppur non determinino la qualità o meno di un prodotto, ne decretano comunque il suo successo o insuccesso. E questo progetto televisivo, per quanto ambizioso nei presupposti, si è rivelato nei fatti deludente.