Rutger Hauer ha rilasciato una bella intervista a Vanity Fair in cui ha raccontato le sue emozioni e anche la voglia di ritornare protagonista al cinema. Noto per parecchi ruoli nei film iniziali della filmografia di Paul Verhoeven, ovviamente ha riscosso successo in tutto il mondo per il suo ruolo in Blade Runner di Ridley Scott. E pensare che non voleva nemmeno fare l’attore: “Non avrei mai pensato di fare questo mestiere, pensavo che fosse per gente stupida. Se hai successo è difficile non cedere alla seduzione di sentirsi ripetere quanto sei bravo e tenere i piedi per terra. Vengo però da un mondo totalmente diverso, per me è facile mantenere le distanze”. Nel suo lavoro è diventato un grande professionista anche perché ammette di concentrarsi sulla storia cercando di capire come dare il suo contributo e non facendone una questione di ego. La risposta più importante però deriva dal fatto che: “Mi sono divertito a interpretare tutti i ruoli che ho fatto anche quelli nei film più brutti”.
Rutger Hauer: “Pensavo fare l’attore fosse per gente stupida, poi è successo…”
Lo splendido e indimenticabile Rutger Hauer ha recitato diverse volte anche nel nostro paese, una delle ultime volte nel 2012 quando ha recitato in Dracula 3D ultimo film del maestro del brivido Dario Argento: “Mi è piaciuto molto lavorare con lui, adoro girare in Italia ma non so se sia valsa la pena di fare quel film e devo ammettere di non aver mai guardato una versione 3D. Uno degli aspetti del mio lavoro di cui vado più orgoglioso è che ho spesso collaborato con registi alla loro opera prima. Non mi interessa se può essere rischioso, perché può essere il paradiso o anche l’inferno“. Ora però Rutger Hauer è pronto a festeggiare il 50esimo anno di carriera, da quella serie olandese Floris che ricorda così: “Mi presero perché sapevo cavalcare e tirare di spada. Sono stato fortunato sulla recitazione perché il regista fu abbastanza bravo da riuscire a gestire nel modo migliore quel poco che il personaggio fa volare via al momento della morte“.
La sua vita privata
Nell’intervista a Vanity Fair Rutger Hauer ha voluto dare un peso specifico anche alla sua splendida famiglia. Spiega: “La mia vita si poggia su due gambe e cioè il mio lavoro e l’amore di mia moglie”. Sulla donna della sua vita non ha dubbi visto che i due si sono conosciuti nel 1968 e sono sposati dal 1985. Ineke ten Kate è per lui qualcosa di incredibilmente importante: “Bisogna avere una grande fortuna per incontrare una persona che non smetti di amare per così tanto tempo“. Nonostante un precedente matrimonio Rutger non ha fatto parlare molto di sé per quanto accaduto fuori dal palcoscenico. Freddo uomo del nord Europa si è dimostrato però molto attento anche alle dinamiche sociali, tanto da meritarsi il ruolo di attivista nel suo paese, viste le tante battaglie personali condotte da protagonista.