La critica ha apprezzato il film “Qualunquemente”, non senza qualche riserva: “L’imbastitura drammaturgica è fragile e la cornice sgargiante finisce per sottrarre a Cetto parte della sua potenza icastica. Tuttavia il cast è indovinato, molte battute diverranno un must, Albanese è Albanese (ovvero un grande) e il suo Cetto una maschera destinata a restare anche quando (ma quando?) non sarà più così attuale”, ha scritto Alessandra Levantesi Kezich, su La Stampa. E ancora: “Bravissimo Albanese, ci porta la fotografia, spinge a guardare dentro, invita alla risata con complesso di colpa incorporato, obbligando Manfredonia a inseguire il campione illegale di un’Italia martoriata nella volgarità. Latita un po’ la sceneggiatura, ma c’è un grande cast”, ha commentato Maurizio Porro, sul Corriere della sera. Ricordiamo che il film “Qualunquemente”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rai 3 a partire delle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM
La pellicola Qualunquemente è stata realizzata in Italia nel 2011 per la regia di Giulio Manfredonia, il soggetto e la sceneggiatura sono stati curati dallo stesso protagonista Antonio Albanese in collaborazione con Piero Guerrera, la produzione invece, è stata curata da Domenico Procacci. Le case cinematografiche che hanno finanziato il progetto sono state Fandango e Rai Cinema in collaborazione con Technicolor SA, la distribuzione gestita dalla 01 Distribution e il montaggio eseguito da Cecilia Zanuso con le musiche della colonna sonora che sono state composte dalla Banda Osiris, la direzione della fotografia è stata affidata a Roberto Forza ed i costumi di scena sono stati disegnati da Roberto Chiocchi. Il film ha ottenuto un successo strepitoso e gli incassi ai botteghini hanno superato le più rosee aspettative sfiorando i quindici milioni di euro nel primo mese di uscita. La pellicola è risultata la migliore della stagione. Al premio cinematografico David di Donatello edizione 2011 Antonio Albanese ha ricevuto una nomination come “migliore attore protagonista”, al gruppo musicale “Banda Osiris”, che ha curato le musiche del film, è stata attribuita una importante nomination al premio annuale Globo d’oro nella sezione “miglior musica italiana”.
NEL CAST ANTONIO ALBANESE
Qualunquemente
è una pellicola cinematografica italiana di genere commedia-satirico arrivata sul grande schermo nel 2011. Il film è in programmazione sul canale Rai 3 questa sera, venerdì 18 gennaio 2019 alle ore 21,15. La regia è affidata a Giulio Manfredonia mentre il personaggio principale è interpretato dall’attore e comico Antonio Albanese che ha lavorato anche al soggetto e alla sceneggiatura in collaborazione con Piero Guerrera. Tra gli altri attori ci sono anche Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Salvatore Cantalupo e Veronica Da Silva. Nel 2012 Antonio Abanese ripropone il personaggio di “Cetto La Qualunque” in un nuovo film commedia intitolato “Tutto tutto niente niente”, che vede ancora una volta alla regia Giulio Manfredonia. Ma ecco adesso nel dettaglio la trama del film.
QUALUNQUEMENTE, LA TRAMA DEL FILM
Cetto La Qualunque è un imprenditore noto per le sue attività spesso illegali. Dopo aver vissuto molti anni all’estero in clandestinità, decide di rientrare in Italia per ritornare in Calabria nel suo paese d’origine, Marina di Sopra, insieme a lui c’è una giovane donna sudamericana, la sua nuova compagna che chiama “Cosa”, e una bambina che è la figlia di lei. Inevitabilmente Cetto rivede Carmen, la donna che ha sposato anni addietro e dalla quale ha avuto un figlio maschio chiamato Melo. L’imprenditore scopre che molte cose sono cambiate a Marina di Sopra, ora tutto si svolge nel nome della legalità per cui Cetto rischia di perdere le proprietà che ha acquisito negli anni ricorrendo ad abusi ed illeciti di ogni tipo. Per evitare di perdere i suoi beni, segue i consigli dei suoi compaesani e presenta la sua candidatura a sindaco del paese, consapevole di scontrarsi con un uomo che ha fatto dell’onestà la sua bandiera, il maestro Giovanni De Santis. Il neo partito politico fondato da Cetto è sostenuto principalmente da parenti e conoscenti, la campagna elettorale è in piena attività e prevede anche una serie di scorrettezze e atti vandalici, primo tra tutti la distruzione dell’auto del temuto avversario politico, ovvero De Santis. I sondaggi non fanno ben sperare in una vittoria, a questo punto un amico di Cetto, al quale deve il riconoscimento della sua falsa invalidità, combina un incontro tra La Qualunque e un certo Gerardo Salerno che, dietro lauto compenso, gli garantisce la vittoria alle elezioni. Consigliato da Salerno, Cetto comincia a condurre una vita onesta, almeno così sembra agli occhi dei paesani. Durante i suoi comizi Cetto fa molte promesse agli elettori, si fa vedere in chiesa, sistema la struttura ospedaliera, si prodiga per gli anziani del posto e accetta di confrontarsi in uno studio televisivo con l’avversario politico, dominando interamente il dibattito. Arriva il giorno delle elezioni e poiché i risultati sono incerti sino all’ultimo, Cetto pensa di servirsi delle tante schede bianche e incarica uno dei suoi fedelissimi ad entrare nei seggi e a compilarle di nascosto. Ciò comporta una montagna di voti a favore di La Qualunque che vince le elezioni e diventa il primo cittadino di Marina di Sopra. Nel bel mezzo dei festeggiamenti arrivano gli agenti di polizia che arrestano, perché considerati clandestini, la compagna sudamericana di Cetto e la sua bambina. Sempre dietro pagamento, Gerardo Salerno lascia il paese calabro portandosi dietro la donna e la figlia di lei. Nelle vesti di sindaco Cetto si sente di nuovo al sicuro, a dispetto della legalità, per prima cosa dà il via ai lavori per la costruzione del ponte di collegamento tra la Calabria e la Sicilia, il cosiddetto “ponte” sullo stretto di Messina che si chiamerà “ponte di pilu”.