Gomorra 4, oltraggio alla Madonna dell’Arco/ I fedeli: “lesi secoli di culto”

- Stella Dibenedetto

Gomorra 4, oltraggio alla Madonna dell'Arco. L'indignazione dei fedeli: "leso l'immagine di quasi 6 secoli di culto e tradizione".

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I fedeli della Madonna dell’Arco non hanno gradito una scena del penultimo episodio di Gomorra 4, trasmesso venerdì 26 aprile, in cui un giovane malavitoso prendeva dei panetti di droga nascosti all’interno di un’edicola votiva della Madonna dell’Arcp. Una scena che, secondo i fedeli, sarebbe un oltraggio al culto della Madonna. Attraverso un lungo post pubblicato su Facebook “l’Associazione Maria Santissima dell’Arco Duchesca” ha espresso la propria indignazione per l’accaduto. “L’associazione M.S.S DELL’ARCO DUCHESCA unita al Presidente e il consiglio direttivo, mostra indignazione verso la serie televisiva Gomorra per il terribile oltraggio fatto all’immagine sacra della Vergine Madonna dell’arco, poiché durante la proiezione degli episodi di ieri sera è stata trasmessa una scena in cui viene rotto un quadro della nostra Mamma Dell’Arco per poi trovare dei panetti di droga nascosti all’interno. Tutto ciò ha leso l’immagine di quasi 6 secoli di culto e tradizione trasmettendo ai telespettatori una cattiva interpretazione del culto ed un pessimo messaggio“, scrive l’associazione.

GOMORRA, OLTRAGGIO ALLA MADONNA DELL’ARCO: L’APPELLO DEI FEDELI

Le immagini forti presenti nei vari episodi di Gomorra sono tanti, ma quella del penultimo episodio che ha coinvolto la Madonna dell’Arco non è stata digerita dai fedeli che, dopo aver espresso la propria indignazione, hanno rivolto un appello ai produttori e sceneggiatori della serie tv di Sky che, questa sera si congederà dal pubblico con l’ultimo episodio della quarta stagione, chiedendo che il culto di milioni di persone sia rispettato sempre. “Egregi signori di Gomorra, il culto dei fujenti è una manifestazione di fede seria e sentita e ha alle spalle secoli di storia, come in ogni contesto, società o associazione di individui c’è sempre del marcio ma non per questo siamo tutti uguali, ci sono migliaia di onesti lavoratori e devoti che manifestano la loro fede durante tutto l’anno ed aspettano Pasqua per dare la loro massima espressione di devozione, vi pregheremo dunque di essere rispettosi verso un intera popolazione di devoti e credenti… Auspichiamo infine che la curia è le autorità competenti mostrino diniego e indignazione verso tutto ciò e prendano i dovuti provvedimenti...”, concludono. Dopo l’attacco di Biagio Izzo, dunque, arriva la rabbia dei fedeli.







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