Fornelli è un altro splendido posto di cui andiamo alla scoperta a Il borgo dei borghi 2018. Si tratta di un paesino in provincia di Isernia, in pieno Molise. Il nome del borgo è di origine incerta, ma potrebbe fare riferimento al fatto che la zona produceva grandi quantità di laterizi in terra cotta direttamente sul posto, essendo l’area ricca di terreno argilloso. La storia di questo piccolo paese risale a prima dell’anno Mille, dato che ne abbiamo testimonianza riportata su documenti scritti fin dal 981, ed è costellata da tanti grandi eventi naturali, come la peste di metà seicento e diverse scosse di terremoto che in varie epoche hanno creato non pochi problemi alla popolazione. Tra le sue attrazioni principali, essendo stata un feudo importante nella zona molisana, troviamo soprattutto chiese e luoghi di culto, tra i quali spiccano la Chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo e la Chiesa di San Pietro Martire.
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Fornelli, Il borgo dei borghi 2018: mille anni senza orologio
La città di Fornelli, finalista a Il borgo dei borghi, è stata per quasi mille anni senza orologio cittadino, acquistato dai cittadini di Fornelli nel 1814 ma andato distrutto nel terribile sisma del 1984. Fu restituito poi da alcuni cittadini di Fornelli, emigrati negli Usa, che con una donazione nell’anno 2000 regalarono ai loro conterranei un bene prezioso. Nel corso della seconda guerra mondiale, Fornelli divenne centro di un episodio che gli valse il premio di Città decorata al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, dato che il sindaco, dichiaratamente antifascista reo di aver ucciso un soldato tedesco che stava compiendo razzie nel borgo. Questo episodio viene celebrato ogni anno nella data del 3 novembre con una fiaccolata che coinvolge tutti gli abitanti del borgo. Fornelli è stata insignita anche la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per l’impegno durante la lotta di Resistenza e Liberazione in Italia dopo la caduta del Regime Fascista, onorificenza assegnatale dal Capo dello Stato in persona, che a quei tempi rispondeva al nome di Giovanni Leone. Il borgo fa anche parte del circuito delle città dell’olio, avendo sul suo territorio uno dei frantoi più antichi della storia del nostro Paese.