La piccola isola di Procida è arrivata a un grande traguardo, quello di partecipare alla finale de Il borgo dei borghi in onda stasera, 3 novembre, su Rai Tre. Certamente fu abitata da coloni proveniente dall’isola di Eubea, i Calcidiesi che furono rimpiazzati dai Greci che risiedevano a Cuma, come provano i resti archeologici che si trovano in questa piccola isola del golfo di Napoli. Il centro abitato è diviso in nove contrade di cui, Terra Murata è il borgo più antico. Tornando alla sua storia, Procida vide la costruzione di varie ville durante l’epoca romana anche se pare che in questo periodo non vi fu un vero nucleo centrale o una civica. Differente la cosa durante il Medioevo che inizia a sviluppare nell’isola una sorta di stile architettonico popolare che rimane in essere fino al Settecento. Il borgo di Terra Murata è a picco sul mare e lo si raggiunge solo affrontando una dura salita che, però regala un panorama invidiabile del golfo di Napoli.
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Procida, Il borgo dei borghi 2018: un capolavoro da cartolina
Procida,
tra i finalisti de Il borgo dei borghi, posto appare unica sia per le sue vedute da cartolina e per le fortificazioni di epoca medioevale ma anche perché trovano sede due imponenti cannoni a lunga gittata del periodo della Repubblica napoletana di fine Settecento. Nel borgo da visitare sono il cinquecentesco Palazzo d’Avalos poi trasformato in Palazzo Reale e solo nel XIX secolo modificato in cittadella carceraria chiusa alla fine degli anni ’80 del secolo scorso; l’Abbazia di San Michele, sempre risalente al XVI secolo dove, tra le tante opere artistiche, si trova anche un dipinto che ritrae San Michele che sconfigge Satana. Con l’occasione si suggerisce di fare il tour dei sotterranei dell’Abbazia.