Francesca Fialdini, lite con avvocato padre Graziano/ “Non volevo essere dura ma…”

- Silvana Palazzo

Francesca Fialdini, lite a La Vita in Diretta con l'avvocato di padre Graziano. La conduttrice: “Non volevo essere dura ma...”

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Alta tensione a “La Vita in Diretta” durante l’approfondimento dedicato alla condanna di padre Graziano per la morte di Guerrina Piscaglia. È andato in scena uno scontro tra il legale difensore del religioso congolese, l’avvocato Riziero Angeletti, e la conduttrice Francesca Fialdini. Tutto parte da un interrogativo posto dalla giornalista: se crede a padre Graziano. «Io credo agli atti del processo, che non consentono di affermare che sia colpevole. Tanto è vero che anche voi siete stati costretti a mandare in onda questa intercettazione che riguarda il mese di dicembre 2014, cioè a distanza di 8 mesi dai fatti, dalla scomparsa». Subito sbotta la conduttrice: «Anche Guerrina chiamava amore padre Graziano però». E l’avvocato replica: «Questo lo dite voi…». Francesca Fialdini non ci sta: «No, questo risulta dagli sms che si sono scambiati e che sono agli atti dell’inchiesta, e lo sa perfettamente».

FRANCESCA FIALDINI, LITE CON AVVOCATO PADRE GRAZIANO

L’avvocato Riziero Angeletti risponde duramente a Francesca Fialdini: «Lei sta dicendo una cosa non vera, mi dispiace perché non c’è nessun sms che Guerrina ha mai mandata a padre Graziano». La conduttrice gli parla sopra: «Noi non vogliamo assolutamente mettere in relazione… Allora mandiamo l’altra intercettazione, se volete ve la documentiamo». E cita il contenuto di questo sms: «Vengo da te questa sera, ti preparo il coniglio e facciamo l’amore». Poi spiega: «Questo è scritto in un sms che Guerrina ha mandato a padre Graziano, lei senz’altro la conosce questa verità». Ma l’avvocato spiega che il cellulare di Guerrina non è mai stato ritrovato. La conduttrice di “La Vita in Diretta” si è rivolta all’avvocato della famiglia della vittima. «Noi ci auguriamo, anche per la famiglia, che il cadavere prima o poi venga ritrovato». Poi si è rivolta di nuovo all’avvocato Angeletti: «Io non volevo essere dura, ma devo difendere il lavoro della mia squadra e della redazione perché è fatto seriamente». Il legale allora ha precisato: «Io dico semplicemente che voi avete riportato intercettazioni che sollecitano il prurito della gente ma non hanno nulla a che vedere con i fatti. Poteva anche portare magari delle intercettazioni su Mirko che mandava soldi ad una donna…».





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