“A Muso duro” è senza dubbio una delle canzoni più rappresentative di Pierangelo Bertoli, il compianto cantautore scomparso nel 2002. A “La Vita in Diretta” si è voluto omaggiare l’artista e in studio vi è Grazia Di Michele, che con Bertoli ha scritto “Acqua limpida”. La cantante romana ha raccontato un curioso aneddoto proprio su “A Muso Duro”: «Lui si presentò con alcune sue canzoni presso la casa discografica di Caterina Caselli, ma trovò un direttore artistico che si mostrò molto puntiglioso e che gli spiegò come scrivere le canzoni, come se non ne avesse mai scritte prima d’ora. Tornò a casa un po’ triste e quando rientrò la moglie gli disse, “richiama Caterina”, ma richiamando ritrovò ancora lo stesso direttore artistico. A quel punto, dopo un periodo di depressione, scrisse “A Muso Duro” nel giro di cinque minuti, e poi fece un concorso per trovare la musica più bella. Quel disco ebbe un grande successo – spiega – vendette 200mila copie, e a quel punto richiamò la casa discografica di prima, e si scoprì che Cagnoni, il direttore artistico, era stato licenziato». In studio anche Alberto Bertoli, figlio dell’artista: «Mio padre ha avuto una vita molto dura, il padre scomparso presto, la malattia fin dall’infanzia, ma la sua forza credo che siano state le donne della sua vita, a cominciare dalla madre per arrivare fino alla moglie, mia mamma». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PIERANGELO BERTOLI, LA STORIA DELL’ARTISTA
Sono 17 anni che ci ha lasciati il noto cantautore Pierangelo Bertoli. Moriva infatti il 7 ottobre del 2002 a Modena, a pochi chilometri dalla sua Sassuolo dove nacque il 5 novembre del 1942. Morì a soli 60 anni a seguito di un tumore ai polmoni derivante dalle sue gravi condizioni fisiche avute fin dall’infanzia, quando gli venne diagnostica una polmonite. Oggi il noto programma di Rai Uno, “La Vita in Diretta”, ha voluto ricordare e omaggiare quel grande cantautore che è considerato un vero e proprio cantastorie, capace di raccontare la sua terra dagli anni settanta fino ai primi anni 2000, con dei testi che erano carichi di significati sociali e politici. Bertoli, come molti artisti della sua epoca, era infatti molto attivo anche dal punto di vista politico, e per un breve periodo è stato anche iscritto presso il partito di rifondazione comunista. Riuscì a lavorare fino alla fine, visto che l’ultimo album “301 guerre fa”, composto da alcuni inediti e da alcune vecchie canzoni ri-arrangiate, venne commercializzato pochi giorni prima della sua scomparsa. Non sono invece mai state pubblicate dieci canzoni, che dovevano comporre un album del 2003, scritte con la collaborazione anche del figlio, Alberto, nonché del noto Ligabue, che tra l’altro andò ad omaggiarlo alla camera ardente durante le ore immediatamente successive la sua morte.
PIERANGELO BERTOLI, I GRANDI SUCCESSI
Fra le canzoni più note di Bertoli troviamo “A muso duro”, “Eppure soffia”, nonché “Spunta la luna dal monte”, cantata nel 1991 con i Tazenda, gruppo musicale sardo, che si piazzò al quinto posto del festival di Sanremo di quell’anno. Numerosi i duetti realizzati nel corso della sua carriera, da Caterina Caselli a Fiordaliso, passando per Ligabue (Sogni di rock & roll), Elio e Le storie tese, Ornella Vannoni, Fiorella Mannoia e Fabio Concato. Un artista a 360 gradi che purtroppo ci ha lasciati fin troppo presto, con la sensazione che aveva ancora moltissimo da raccontare e soprattutto da cantare.