Potrebbe essere salvato dalla tecnologia il processo per stupro di gruppo a Ciro Grillo e ai tre amici Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta. Infatti, dovrebbe riprendere lunedì sotto una nuova forma: la videoregistrazione, come previsto dalla Riforma Cartabia. La novità è prevista dalla riforma Cartabia che configura la fono e video registrazione come ordinarie forme di documentazione degli atti. Questa novità consente un beneficio maggiore ai soggetti coinvolti e garantisce lo svolgimento dei processi qualora nel corso di un procedimento uno dei giudici venga trasferito.
A rivelarlo Repubblica, secondo cui in questo modo si eviterà che il trasferimento di uno dei tre magistrati del collegio giudicante di Tempio Pausania possa far saltare o far ripartire da zero il procedimento che vede imputato il figlio del fondatore M5s Beppe Grillo e i suoi amici genovesi. Il giudice Nicola Bonante, infatti, è stato assegnato al tribunale di Bari, anche se ha chiesto che temporaneamente e fino al termine del processo possa essere “aggregato” a Tempio.
La decisione, comunque, spetta al presidente del tribunale della città sarda: lunedì dovrebbe rendere nota la sua volontà. Pertanto, l’udienza di lunedì è considerata molto importante, sia dai legali delle due ragazze vittime di violenza, gli avvocati Giulia Bongiorno e Dario Romano per Silvia, per l’amica invece Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano, sia dai difensori dei quattro imputati, gli avvocati Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Alessandro Vaccaro ed Ernesto Monteverde, Mariano Mameli ed Antonella Cuccureddu.
PROCESSO CIRO GRILLO: ATTESI I PERITI INFORMATICI
Nella nuova udienza del processo a Ciro Grillo e i suoi tre amici saranno ascoltati i periti informatici del procuratore capo Gregorio Capasso e delle parti, in quanto sono state estratte foto e video, chat e messaggi social dai telefonini. Per questo si annuncia anche un’udienza incandescente, in quanto ogni parte dirà e si batterà sui file da usare nel processo e quelli da dichiarare inutilizzabili. La vicenda riguarda lo stupro di gruppo nei confronti di una ragazza italo-norvegese e la violenza sessuale nei confronti dell’amica. Le due ragazze nell’estate 2019, da poco maggiorenni, erano in vacanza in Costa Smeralda.
La sera del 16 luglio incontrarono e conobbero Ciro Grillo e gli altri alla discoteca Billionaire di Porto Cervo. Poi l’invito a trascorrere la notte nella villetta di Cala di Volpe in uso alla famiglia di Beppe Grillo. All’alba e nella prima mattina del 17 luglio lo stupro. Prima Francesco Corsiglia, da solo, avrebbe costretto l’italo-norvegese ad un rapporto sessuale, poi gli altri tre le avrebbero fatto bere vodka e l’avrebbero stuprata insieme. Invece, i quattro sostengono che siano stati rapporti sessuali consensuali. Invece, all’amica, che dormiva sul divano, Ciro Grillo, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria le hanno avvicinato i genitali al viso.