Claudia Chessa, 18 anni, ha fornito poche ore fa la sua versione in tv con una intervista rilasciata a Pomeriggio 5. Una testimonianza costellata di lacrime, mentre prosegue il suo percorso di recupero dalle gravi lesioni riportate nella caduta dal balcone al quarto piano di un hotel di Malta dove, secondo il suo racconto, avrebbe subito una terribile aggressione da parte del fidanzato 27enne Alessio Lupo nel contesto di un litigio iniziato in discoteca e proseguito, con successivi morsi e percosse, nella camera d’albergo. Sul corpo di Claudia Chessa sarebbero stati evidenziati segni ora al vaglio delle autorità.
La ragazza ha detto di essersi gettata dal balcone perché in quel momento l’escalation di minacce l’avrebbe spinta a ritenere meno pericoloso un salto nel vuoto che stare tra quelle mura con lui.
Claudia Chessa è salvata perché la precipitazione da circa 12 metri è stata attutita da un tendone sottostante. Alessio Lupo, dall’altra parte, nega di averla aggredita pur ammettendo la lite e uno “scontro fisico” con la 18enne. Il suo avvocato, Egidio Caredda, intervenuto ai microfoni di Ore 14 ha dichiarato che non si può parlare di “aggressione” bensì di litigio tra i due fidanzati, in attesa che vengano espletate tutte le fasi di indagine e si chiariscano i fatti. Una piccola parentesi di tensione si è innescata in puntata tra lo stesso legale e il conduttore, Milo Infante, in merito ai termini in cui si porta avanti la narrazione della vicenda.
Claudia Chessa, il legale del fidanzato Alessio Lupo: “Non si parli di aggressione”
Durante il blocco di Ore 14 dedicato al caso di Claudia Chessa e Alessio Lupo, l’avvocato di quest’ultimo, Egidio Caredda, ha sostenuto che il suo assistito non ha mai cambiato versione. “Occorre intendersi – ha sottolineato il legale al conduttore Milo Infante – circa la prospettiva iniziale dalla quale si vuole osservare questa vicenda. Prima ancora del codice penale, attraverso l’uso corretto della grammatica italiana. Il verbo litigare restituisce la verità su questo caso, in contrapposizione con aggressione, termine che si è utilizzato spesso“. Caredda ha spiegato che il giovane Alessio Lupo, che assiste nel delicato procedimento apertosi a seguito della caduta della fidanzata dal balcone di un albergo di Malta, “non ha mai mutato le proprie dichiarazioni“.
Claudia Chessa ha parlato di tutt’altra storia, restituendo al pubblico una versione totalmente diversa da quella del 27enne. Secondo la ragazza, il fidanzato le avrebbe strappato i capelli e le avrebbe sferrato dei morsi alle dita dei piedi: “Mi ha promesso che me le avrebbe staccate, ho ancora i segni – ha raccontato a Pomeriggio 5 – (…) ha provato a soffocarmi con un cuscino“. L’inchiesta, con fascicolo al momento aperto per lesioni a carico del giovane indagato, chiarirà qual è la verità dei fatti.