La cocaina può essere prodotta in laboratorio da una pianta di tabacco. A scoprirlo, come riportato da Blitz Quotidiano, è stato un team di ricerca dell’Istituto di Botanica di Kunming, in Cina, e la pianta utilizzata nell’esperimento è la N. benthamiana. Le sue foglie contengono una una sostanza chiamata omitina, chimicamente simile all’MPOA, ovvero il precursore chimico che viene convertito in una sezione della molecola della sostanza stupefacente, il metilecgonone.
Il lavoro, il cui risultato è stato pubblicato sul Journal of the American Chemical Society, ha dimostrato che è possibile produrre il metilecgonone anche attraverso la omitina nel caso in cui siano presenti EnCYP81AN15 e EnMT4, ovvero i due enzimi essenziali per questa reazione che fino a questo momento non erano conosciuti. La N. benthamiana, una volta convertita, è stata in grado di produrli autonomamente. È emerso dalla sperimentazione che la particolare pianta di tabacco è capace di fornire circa 400 nanogrammi di cocaina per milligrammo di foglia essiccata.
Cocaina prodotta in laboratorio da piante tabacco: a cosa serve
In Cina la cocaina è illegale ma c’è interesse nei confronti dei suoi utilizzi a scopi medici, per cui il fatto che possa essere prodotta in laboratorio da piante di tabacco è una importante svolta nel campo della scienza. Le quantità, però, sono decisamente ridotte. Sheng-Xiong Huang, coautore dello studio, ha affermato che non l’esperimento non potrà essere utilizzato per una produzione in larga scala, ma ha sottolineato che attraverso questa ricerca potrebbero essere scoperti altri organismi capaci di ottemperare a questo bisogno.
Per il momento dunque l’unica fonte di approvvigionamento di rilievo della sostanza stupefacente resta quella naturale, che fa uso della pianta Erythroxylum. L’ambizione di riprodurla in laboratorio, tuttavia, continua ad essere elevata. Ciò, infatti, rappresenterebbe una scoperta in quanto aiuterebbe la scienza a produrre composti chimicamente simili per scopi medici.