Codice d'onore è un film di Rob Reiner sul lato oscuro dei marines, con un cast all star, tra cui Tom Cruise, Jack Nicholson e Demi Moore
Codice d’onore, film su Rete 4 diretto da Rob Reiner
Su Rete 4, il sabato sera del 13 settembre, alle ore 21:30 va in onda Codice d’onore, un film drammatico del 1992 distribuito dalla Columbia Pictures e dalla Columbia TriStar, che in poco più di 2 ore trasporta lo spettatore nella cupa e segreta vita militare.
Il cast stellare del film vede tra le sue fila Jack Nicholson, Tom Cruise, Kevin Bacon, Demi Moore, Kevin Pollak e Kiefer Sutherland: a dirigerli il regista Rob Reiner, che nella sua carriera cinematografica ha messo sul grande schermo la commedia romantica tipica americana, frivola e leggera, con titoli di grandissimo successo come Harry ti presento Sally, Il club delle prime mogli, Insonnia d’amore e Il presidente: una storia d’amore.
Reiner è anche colui che, con lo scrittore Stephen King, ha fondato la Castle Rock, compagnia dalla quale sono uscite pellicole straordinarie come Misery non deve morire e Stand by me-Ricordo di un’estate, entrambe tratte da romanzi dello stesso King.
La sceneggiatura è firmata Aaron Sorkin che, prima della trasposizione cinematografica, portò Codice d’onore a Broadway presso il Music Box Theatre.
Alla fotografia c’è Robert Richardson, premio Oscar per JFK-Un caso ancora aperto, per Ugo Cabret e Aviator, mentre la colonna sonora reca la firma di Marc Shaiman, che vanta anch’egli candidature all’Oscar per Patch Adams, Il ritorno di Mary Poppins e Il club delle prime mogli.
La trama del film Codice d’onore: un caso di “nonnismo” che finisce in tragedia
In Codice d’onore, il marine statunitense di nome William Santiago viene picchiato selvaggiamente all’interno di una base U.S.A. a Cuba, per poi venir trovato privo di vita dal soldato Downey e il caporale Dawson. Entrambi sono accusati di aver ucciso il povero Santiago e si apprestano a presentarsi al cospetto della Corte Marziale: a difenderli c’è Daniel Kaffee, un avvocato dall’indole arrendevole.
A fare da contraltare c’è, però, Joanne Galloway, un’avvenente investigatrice e avvocato che ritiene Santiago vittima di una punizione chiamata “codice rosso”, violenta e soprattutto ufficiosa e segreta. Il povero Santiago è sempre stato vittima di soprusi all’interno della base militare, preso in giro perché considerato debole.
Dall’altra parte c’è l’accusa che, nella persona di Jack Ross, afferma che il violento pestaggio sia stata una conseguenza di uno sparo al di fuori della base militare, dunque nel territorio di Cuba.
Kaffee arriva a chiedere, come sua abitudine, il patteggiamneto ma i due accusati rifiutano fermamente, confermando di aver eseguito solo gli ordini dall’alto di attuare il “codice rosso”.
La verità alla fine emerge, evidenziando abusi di potere da parte di Jessep, l’ambizioso colonnello che gestiva quel luogo con la compiacenza di colleghi e la reticenza di marines.
