Gli attuali colf e badanti presenti nel 2025 non sono più sufficienti. Un rapporto mostra l'esigenza di averne 88.000 in più.
I colf e le badanti attuali, al 2025, non sembrano bastare. Recentemente il Centro Studi e Ricerche IDOS, insieme all’associazione Assindatcolf, ha sottolineato l’importanza di far entrare nel Bel Paese più lavoratori migranti pronti a impiegarsi in attività assistenziali per sostenere il peso dell’invecchiamento della popolazione.
Fra tre anni (nel 2028), servirà assumere 86.000 unità di lavoro in più rispetto alle attuali. La metà di chi lavora come badante e colf sono lavoratori migranti, ecco perché sorge l’ipotesi di attivare nuove politiche allo scopo di accogliere i migranti, così da ottenere un loro contributo per assistere gli anziani.
Rapporto colf e badanti 2025 italiani e stranieri sproporzionato
Dall’indagine emerge che gli attuali colf e badanti, nel 2025, indipendentemente che abbiano o meno un contratto di lavoro regolare, registrano una sproporzione per “nazionalità”. Gli italiani assunti risultano 660.000, mentre gli stranieri ammontano a 1 milione 414.000 (oltre il 65%). Sempre il rapporto di Assindatcolf e IDOS rafforza il fabbisogno di lavoratori migranti, in quanto dai questionari emerge che gli italiani sono sempre più predisposti ad assumere più stranieri che italiani, e l’unico strumento attualmente in vigore che permette maggiori ingressi è il Decreto Flussi.
Le prime analisi ci suggeriscono che le regioni in cui il fabbisogno di manodopera sarà maggiore sono la Lombardia (con oltre 6.400 lavoratori aggiuntivi), il Lazio (5.600 in più), la Campania (circa 3.000 in più) e in Veneto poco più di 2.500.
Diritti, trasparenza e lavoro irregolare
Sia il presidente del Centro Studi e Ricerche Idos, Luca Di Sciullo, sia il presidente di Assindatcolf, Andrea Zini, desiderano programmare il flusso di lavoratori migranti in modo pragmatico, ma soprattutto preciso, chiaro e trasparente (evitando sfruttamento e abusi nei rapporti di lavoro). I dati sui costi sostenuti dagli italiani per far fronte alle spese relative all’assistenza (tra cui colf e badanti) fanno emergere un esborso complessivo di 13 miliardi di euro. Proprio recentemente è stato approvato il bonus anziani, così da poter contenere la spesa delle famiglie.
Occorrerà prestare particolare attenzione ai lavoratori domestici irregolari, che fino a 3 anni fa erano il 47% sul totale. Rispetto al milione e 7 censiti dall’ente previdenziale, le badanti e le colf prive di contratto salirebbero a poco più di 3 milioni.