Sono passati 13 anni dalla morte di Whitney Houston, arrivata l’11 febbraio del 2012. L’artista era da anni ormai dipendente dalle droghe, che l’hanno sfinita emotivamente e fisicamente nel corso della sua vita travagliata. Un corpo e un’anima provati, dunque, da una vita frenetica e mai serena, da amori tossici e da una dipendenza fortissima dalle sostanze stupefacenti. Ma come è morta Whitney Houston e cosa c’entra la droga in questa storia terribile, che ha portato il suo talento immenso a sparire precocemente?
La morte della grande artista afroamericana sconvolse il mondo: il suo incredibile dono, infatti, l’aveva resa una delle più grandi cantanti al mondo. Quell’11 febbraio 2012, Whitney fu trovata senza vita in un hotel di Los Angeles, il Beverly Hilton. L’artista avrebbe riportato un malore probabilmente dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti. Sono ancora tanti, però, i punti di domanda e gli interrogativi sulla morte di Whitney Houston. Tanti, infatti, dubbi mai chiariti.
Come è morta Whitney Houston? Per dieci minuti hanno cercato di rianimarla
Era l’11 febbraio 2012 quando Whitney Houston è morta. La causa della morte dell’artista fu attribuita all’annegamento accidentale nella vasca da bagno del Beverly Hilton Hotel di Los Angeles, in seguito ad un’eccessiva assunzione di droghe combinate. In realtà era ormai da anni che Whitney non stava bene. Un amore tossico con il marito, l’impossibilità di vivere la storia con il suo vero amore, l’assistente Robyn Crawford che aveva conosciuto a 18 anni, e ancora la dipendenza dalle droghe.
Quel giorno, dopo una notte passata al bar dell’hotel, Whitney si alzò tardi e nel pomeriggio la sua assistente Mary Jones, tornata in albergo, la trovò priva di vita nella vasca da bagno. Avvisò immediatamente i soccorsi ma dopo dieci minuti di tentativi di rianimazione, fu dichiarata morta. La causa del decesso fu imputata all’annegamento accidentale dopo un malore.