Si aprirà tra appena un paio di giorni – precisamente mercoledì 18 giugno 2025 – l’esame di Maturità 2025 che chiamerà (secondo i dati ufficiali del Ministero) 524.415 studenti a confrontarsi con le ormai note tre prove che saranno il loro ticket per passare alla vita lavorativa, oppure continuare quella scolastica nelle università e nelle accademie italiane ed estere: un momento sempre temuto e carichissimo di ansie e preoccupazioni e che noi vogliamo accompagnare con una piccola guida che ricordi a tutti noi come funziona effettivamente l’esame.
Innanzitutto, per capire come funziona la Maturità 2025 è importante fare un passetto indietro per ricordare che l’accesso all’esame non è automatico per chi completa il quinto anno delle superiori: oltre ad aver seguito almeno il 75% delle lezioni, i candidati devono aver completato sia le prove INVALSI che l’intero monte ore del percorso PCTO (ovvero l’ex alternanza scuola-lavoro); mentre dovranno anche aver ottenuto almeno 6 in Condotta e compilato il Curriculum dello Studente.
Se tutti questi requisiti fossero stati debitamente rispettati, non ci sarebbero altre ragioni dirette di esclusione di un candidato dalla Maturità 2025 ed è proprio qui che inizia il bello: gli studenti, infatti, dovranno affrontare un totale di tre differenti prove tra cui due scritti (in alcuni rari casi tre, ma ci torneremo) e un orale multidisciplinare; tutto valutato dalle ormai note commissioni composte da sei docenti/commissari – tre interni e tre esterni – e un presidente.

La Maturità 2025: come funzionano le tre prove d’esame tra i due scritti e l’orale finale
Il momento clou della Maturità 2025 – nonché centrale per capire come funziona – sono ovviamente le tre prove d’esame: la prima si terrà a partire dalle ore 8:30 di mercoledì 18 giugno e verterà attorno alla lingua e letteratura italiana, con i candidati che dovranno scegliere tra sette differenti tracce (due di analisi del testo, tre argomentative e due di attualità) da cui partire per realizzare un elaborato tematico; tutto per una durata massima di 6 ore.
Il giorno successivo – procedendo alla scoperta di come funziona la Maturità 2025 – si terrà poi la seconda prova dedicata alla materia caratterizzante dell’indirizzo frequentato dallo studente: nel classico, per esempio, ci sarà latino o greco, nello scientifico la matematica, all’economico l’economia e così via; mentre in questo caso la durata può variare dalle 6 alle 8 ore per la maggior parte degli indirizzi, fino ai due giorni per il solo artistico che richiede la produzione di un’opera vera e propria; mentre chi frequenta i percorsi EsaBac dovrà poi sostenere anche una terza prova – in questo caso il mercoledì successivo – che servirà per ottenere il titolo scolastico francese.
Infine, dopo le prove scritte (indipendentemente dal loro risultato) la Maturità 2025 continuerà con il temutissimo orale: in questo caso gli studenti dovranno partire da un qualche materiale fornito dalla commissione per elaborare sul momento una riflessione multidisciplinare, rispondendo poi alle eventuali domande dei docenti; mentre al contempo si parlerà anche del Curriculum e del cosiddetto Capolavoro (ovvero le esperienze extrascolastiche effettuate nel triennio), si potranno evidenziare le esperienze PCTO e gli argomenti di Educazione civica.
Come funziona il voto della Maturità 2025: dai crediti scolastici ai punteggi dell’esame
Superato il momento temuto delle prove, si chiuderà la corsa della Maturità 2025 e ci si potrà dedicare al calcolo del punteggio utile in alcune ammissioni universitarie e anche per determinati posti di lavoro: tutti gli studenti partiranno da un massimo iniziale di 40 punti basati sui crediti ottenuti durante il triennio in base ai voti e alle esperienze scolastiche ed extrascolastiche maturate, assegnati già prima dell’inizio dei test.
A quei 40 punti – ed è l’ultimo step della nostra guida su come funziona la Maturità 2025 – poi si sommeranno i 60 ottenibili grazie alle prove: ognuna di queste, infatti, avrà un valore di 20 punti assegnati in fase di correzione in base ai risultati ottenuti, con la commissione dell’esame della Maturità che potrà anche decidere di assegnare altri 5 punti extra agli studenti più meritevoli che siano partiti da un minimo di 30 e abbiano conseguito almeno 50 punti nelle prove; mentre la lode spetterà solo a chi raggiungerà il 100 tondo senza punti extra.