Sulla vita e il successo di Rino Gaetano accende i riflettori Speciale Tg1, in onda oggi su Rai 1. Ma ciò che il programma non racconta è la vicenda dell’incidente stradale a Roma che si è portato via il cantautore, preferendo puntare sulla sua storia e sul successo che non si è arrestato dal giorno della sua morte a oggi. Era il 2 giugno ’81 e l’artista aveva 30 anni quando è tragicamente scomparso nell’incidente che si verificò all’alba, sulla via Nomentana.
Rino Gaetano era alla guida della sua Volvo quando si scontrò frontalmente con un camion. Aveva acquistato quell’auto due anni prima dopo che aveva distrutto la precedente in un altro sinistro da cui era uscito illeso. Non è chiaro se sia stato vittima di un malore o se invece abbia avuto un colpo di sonno, comunque invase la corsia opposta all’altezza dell’incrocio con via Carlo Fea.
L’INCIDENTE STRADALE E IL CASO DEGLI OSPEDALI ROMANI
Il camionista provò a suonare il clacson, ma non riuscì a evitare l’impatto, per il quale Rino Gaetano batté la testa sul parabrezza con violenza. Fu proprio il camionista a prestargli i primi soccorsi, ma il cantante era già in coma quando arrivarono i sanitari. Venne trasportato d’urgenza all’ospedale di Sant’Andrea, dove però non c’era alcun reparto di traumatologia cranica.
Per questo motivo venne tentato il trasferimento in altre strutture capitoline, ma ben cinque ospedali respinsero il ricovero per mancanza di posti o attrezzature adeguate. Alla fine Rino Gaetano fu ricoverato al Gemelli, dove morì poche ore dopo a causa dei traumi cranici e toracici gravi.
Proprio per questa circostanza dei “rifiuti” ci sono state delle controversie negli anni, oltre che un’inchiesta giudiziaria e un’interrogazione parlamentare, ma la sorella Anna spiegò che ciò era dovuto alla mancanza di servizi adeguati: non c’era alcuna responsabilità umana.
LE TEORIE DEL COMPLOTTO SULLA MORTE DI RINO GAETANO
D’altra parte, la morte dell’artista ha dato origine a diverse teorie del complotto, alimentate anche da una canzone, “La ballata di Renzo”, che aveva scritto anni prima. Nel brano raccontava la storia di un ragazzo che moriva dopo essere stato rifiutato da diversi ospedali, proprio come accadde a lui.
Inoltre, qualcuno ipotizzò che fosse stato messo a tacere per i contenuti scomodi delle sue canzoni, con cui criticava spesso potere, politica e società, ma non sono mai emerse prove concrete che sostengano queste teorie e possano smentire la versione ufficiale, cioè la tragica morte in un incidente stradale.
Due giorni dopo si tennero i funerali nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, dove un mese dopo – come ricordato dal Corriere – si sarebbe dovuto sposare con la fidanzata Amelia Conte.