Ballottaggio, come si vota alle Elezioni Comunali 2023: info sulla scheda elettorale, regole per il voto e sui documenti validi
BALLOTTAGGIO ELEZIONI COMUNALI 2023, COME SI VOTA: NIENTE LISTE E VOTO DISGIUNTO
Alla vigilia del ballottaggio nei 42 Comuni delle regioni a statuto ordinario, è importante valutare come si vota nel secondo turno delle elezioni comunali 2022, in programma oggi domenica 28 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 29 maggio dalle 7 alle 23. A differenza di quanto accaduto nel primo turno, la scheda elettorale comprende il nome e il cognome dei due candidati alla carica di primo cittadino. Sotto l’apposito rettangolo sono riprodotti invece i simboli delle liste collegate. Attenzione però: le liste che sostengono i candidati possono essere di più rispetto a quelle del primo turno, dipende dagli eventuali apparentamenti formali stretti con le liste rimaste fuori dal ballottaggio.
Entrando nel dettaglio su come si vota al ballottaggio delle elezioni comunali 2023, l’elettore deve tracciare un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto. È considerato valido anche il caso il cui l’elettore pone la croce fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato, vale a dire sul simbolo di una o più liste collegate. Allo stesso modo, è da ritenersi valida l’espressione di voto per un candidato sindaco anche in presenza di più segni di voto apposti sul nominativo del candidato alla predetta carica e/o su uno o più simboli di liste collegate. Un’altra sottolineatura necessaria: a differenza del primo turno non è previsto il voto disgiunto. In altri termini, la scheda che presenta un segno sul nome di un candidato sindaco e anche sul simbolo della lista che appoggia l’altro candidato è nulla. Risultati e affluenza Elezioni Comunali 2023 – come si vota in Sicilia e Sardegna
COME SI VOTA AL BALLOTTAGGIO ELEZIONI COMUNALI 2023 E CON QUALI DOCUMENTI
Come ormai noto, l’elettore anche ai ballottaggi delle elezioni comunali 2023 deve portare con sé la tessera elettorale e un documento di riconoscimento. Su quest’ultimo punto c’è una considerazione aggiuntiva.
Il Viminale ha confermato che i documenti idonei per la votazione sono quelli ricompresi in una delle tre seguenti categorie: carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato da una pubblica amministrazione, anche se scaduto, purché sia sotto ogni altro aspetto regolare ad assicuri l’identificazione dell’elettore; tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.
