IL NUOVO BOLLETTINO DI PAPA FRANCESCO CONFERMA I MIGLIORAMENTI MA FA CAPIRE PERCHÈ IL RECUPERO È ANCORA LUNGO
I miglioramenti sulle condizioni di salute di Jorge Mario Bergoglio sono presenti, costanti anche se graduali, ma al contempo il recupero rischia di essere ancora piuttosto lungo: nel nuovo bollettino diffuso dal Vaticano dopo le 19, dopo l’aggiornamento in arrivo dall’ospedale Gemelli su come sta oggi Papa Francesco, si confermano tutte le buone notizie delle ultime 48 ore senza però dare novità in merito a potenziali date o tempistiche di dimissioni. Come si legge nella nota di Vatican News, le condizioni cliniche del Santo Padre restano nella piena complessità del quadro generale, ma sono stazionarie e non si vedono peggioramenti ormai da più di una settimana.
La radiografia al torace sostenuta ieri da Papa Francesco al decimo piano del Policlinico conferma che i vari miglioramenti sono concreti ed effettivi: spiegando più nel dettaglio il grado di miglioramento avvenuto in questi ultimi giorni, le fonti del Vaticano sottolineano che l’infezione polimicrobica e la polmonite bilaterale di Papa Francesco– presenti quasi fin dall’inizio del ricovero avvenuto lo scorso 14 febbraio per il protrarsi della bronchite – «si siano ridotte» e si punta per questo ad una ripresa ben più speranzosa rispetto anche solo ad una settimana fa.
Il bollettino del Vaticano aggiunge comunque che permane la disposizione dei medici del Gemelli in merito all’ossigenoterapia da seguire sia di giorno che durante le notti: se però nella normale quotidianità del ricovero al Policlinico vengono disposte le cannule nasali per l’ossigeno ad alti flussi, di notte lo staff sanitario impone la mascherina NIV, la consueta ventilazione meccanica non invasiva che veniva usata dopo le crisi respiratorie delle prime settimane del ricovero. Nella giornata di oggi oltre al riposo e le attività lavorative, Papa Francesco si è sottoposto anche alla fisioterapia motoria e respiratoria per riprendere tono, muscolatura e forze fisiche.
I 12 ANNI DI PONTIFICATO, I 27 GIORNI DI RICOVERO E UN COMUNE DENOMINATORE: LA FEDE E PREGHIERA A DIO”
È sempre dal bollettino del Vaticano – che ricordiamo tornerà pubblicato tra due giorni, venerdì 14 marzo 2025 – che veniamo a sapere come Papa Francesco abbia ricevuto l’Eucaristia quotidiana all’interno della cappellina del decimo piano del Gemelli, oltre a continuare il collegamento in video streaming con l’Aula Paolo VI presso la Santa Sede per gli Esercizi Spirituali della Curia in vista della Santa Pasqua (che si celebrerà il prossimo 20 aprile 2025, ndr).
Si celebrano oggi i 12 anni ufficiali dall’inizio del Pontificato di Jorge Mario Bergoglio, il Papa Francesco in arrivo dalle “periferie del mondo” che ha aperto la Santa Chiesa di Dio verso le periferie anche esistenziali: di certo il Santo Padre non si aspettava di festeggiare rinchiuso all’interno dell’ospedale Gemelli da quasi un mese, ma non per questo la sua offerta di preghiera al Signore viene meno. Lo ha spiegato lo stesso Papa Francesco nei messaggi diffusi in questi giorni e preparati durante la lunga degenza.
«Vi accompagno da qui, durante la sofferenza della malattia ma con la gioia della vicinanza a Dio»: la polmonite bilaterale diminuisce ma non significa che il ricovero sia pronto per essere terminato nel breve tempo, questo Papa Francesco lo sa bene e per questo rispetta in pieno – ringraziandoli in ogni occasione – le disposizioni dello staff medico del Gemelli.
La preghiera del popolo di Dio da ogni parte del mondo per chiedere la sua guarigione lo ha molto commosso e non c’è passaggio nei suoi brevi messaggi diffusi dal Vaticano che non citi la vicinanza del popolo cristiano alla sua prova di sofferenza: «Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca», questo diceva l’audio diffuso una settimana fa durante il Rosario in Piazza San Pietro e su questo si riparte sempre ogni giorno con rinnovata speranza per una pronta ripresa e guarigione.