NUOVI PICCOLI MIGLIORAMENTI PER IL PAPA: RIDOTTA (MA NON ESCLUSA) L’OSSIGENOTERAPIA
Non è un bollettino medico ufficiale ma gli aggiornamenti in arrivo dal Vaticano raccontano come sta oggi Papa Francesco e si confermano buone notizie, sebbene non si possa ancora “correre” con le tempistiche delle eventuali dimissioni dall’ospedale Gemelli di Roma. Dalla prognosi sciolta fino al diradamento dei bollettini medici, con ora anche la prima foto del Pontefice da inizio ricovero: i miglioramenti sono presenti ed evidenti ma il quadro generale resta comunque stazionario e con un’estrema cautela da conservare per evitare l’insorgere di nuove infezioni potenzialmente devastanti per una polmonite bilaterale in via lenta di guarigione.
È per questo motivo che le fonti del Vaticano citate dall’ANSA e da “La Repubblica” sottolineano nella serata di oggi 17 marzo 2025 che le dimissioni dal Policlinico «non sono imminenti». L’aggiornamento di giornata, che anticipa quanto poi sarà messo a tema nel primo bollettino settimanale previsto per mercoledì 19 marzo 2025 (festa di San Giuseppe per tutta la Chiesa mondiale), racconta di un nuovo lieve miglioramento nelle condizioni generali, in linea con gli ultimi giorni. Fisioterapia respiratoria e motoria, preghiera, lavoro (che avrà effetti nei prossimi giorni con la produzione di nuovi testi pubblicati poi da Papa Francesco) e consolidate terapie farmacologiche.
Sul fronte dell’ossigenoterapia ad alti flussi, che nelle scorse settimane è stata praticamente ininterrotta fra NIV e cannule nasali, si registra anche qui un lieve miglioramento indicato dal “pre-bollettino” diffuso questa sera dal Vaticano, dopo un’altra giornata di preghiere e messaggi di affetto visti al di fuori del piazzale del Gemelli: la fisioterapia di Papa Francesco produce effetti, lievi e graduali, ma comunque positivi.
LA FEDE E LA FRAGILITÀ: LA TESTIMONIANZA DI PAPA FRANCESCO PER LA CHIESA NEL MONDO
Ancora dall’aggiornamento prodotto dalla Santa Sede sulle condizioni generali di Papa Francesco emerge che pure negli spostamenti fisici e motori, verso la Santa Messa concelebrata nella cappella privata del Gemelli, o nelle preghiere sempre nella medesima “cappellina”: è in questi spostamenti che il Pontefice non ha bisogno delle terapie con ossigeno, confermando quanto visto nella foto diffusa ieri sera dal Vaticano.
Dopo le polemiche emerse in mattinata oggi, il gonfiore visto sulla mano non viene derubricato come elemento d’allarme: è semplicemente una conseguenza della mobilità scarsa di oltre un mese di ricovero, spiegano le fonti del Vaticano, ribadendo come già oggi il gonfiore «è un po’ rientrato». Ultimo e non meno importante aggiornamento di giornata, l’ossigenoterapia per Papa Francesco inizia ad avere flussi anche non “alti” ma con minore intensità, il che conferma il quadro stazionario di lievi miglioramenti che pian piano, giorno dopo giorno, accompagna la degenza del Santo Padre all’interno del Policlinico Gemelli di Roma.
In attesa dei nuovi aggiornamenti sullo stato di salute di Papa Francesco in arrivo domani sera (poi col bollettino medico di mercoledì), continua la viva presenza del popolo cristiano a fianco del proprio Pontefice, già commosso in più occasioni in questo mese davanti alle testimonianze di vicinanza che arrivano da ogni parte del mondo. «Nel pregare per lui, ci accorgiamo di come egli continui a confermare la nostra fede», sottolinea il segretario generale dei vescovi italiani, mons. Baturi, intervistato dall’Avvenire di Calabria.
L’esempio di Papa Francesco in questa malattia (che si prospetta ancora piuttosto lunga, con dimissioni «non imminenti») è un messaggio di speranza pur dentro la fragilità della condizione umana: «Papa Francesco non esita a parlare della sua debolezza, ma la sua fragilità è illuminata dall’amore di Cristo».