Vittorio Sgarbi ancora in ospedale, parla la figlia: “Meglio clinica psichiatrica“
Continua il ricovero per depressione di Vittorio Sgarbi, celebre critico d’arte e figura nota nel mondo della cultura italiana. L’uomo si è ritrovato “mangiato” da una malattia che spesso richiede molto tempo al fine di guarire e di tornare alla vita normale: “Vivo con il costante pensiero della morte. L’unica cosa a cui penso è che fra un po’ non ci sarò più“, ha spiegato, “Sono in un tunnel buio, senza via d’uscita, e la cosa peggiore è che chi ti sta intorno non capisce“.
La figlia Evelina (la più piccola dei tre), ha dichiarato che non si sarebbe mai aspettata che fosse così grave, ma si è detta più tranquilla per il fatto che ogni tanto accetta di nutrirsi a differenza dell’inizio del ricovero in cui rifiutava l’alimentazione. La ragazza ha puntualizzato che nonostante il piccolo progresso è il caso di spostarlo in una struttura psichiatrica per ottenere tutte le cure del caso. “Erano mesi che non rispondeva al telefono”, ha detto Evelina su papà Vittorio Sgarbi. Proprio per questo, aveva passato Natale solo con sua madre.

Vittorio Sgarbi rischia 12 anni di carcere?
Padre “da remoto”, come lo definiscono le figlie, Vittorio Sgarbi è sempre stato vicino ma allo stesso tempo lontano dalle figlie Alba e Evelina, mentre con il terzo figlio Carlo non ci sono rapporti: il ragazzo si è rifiutato di prendere il cognome del padre scegliendo quello della madre Patrizia Brennet. Negli ultimi anni la vita lo ha messo a dura prova, tanto che a voltargli le spalle è stata anche una sua grande passione, quella per la politica. Infatti, è stato accusato di contraffazione di un quadro e reati di riciclaggio. Ad oggi Vittorio Sgarbi rischia ancora 12 anni di carcere.