Commissione Covid, "potrebbe profilarsi reato di epidemia colposa"/ Buonguerrieri (FdI): "Procura indaghi"
Proseguono i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid per indagare su come il governo italiano, nello specifico il Conte bis, abbia gestito l’emergenza. A fare il punto della situazione è Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in tale commissione: nell’intervista a Libero evidenzia sprechi e cattiva gestione. O il materiale era inadatto, o veniva pagato a prezzi gonfiati, causando danni economici e potenzialmente anche sanitari. L’ipotesi di Buonguerrieri è che si possa profilare il reato di “epidemia colposa”, se si dimostrerà che autorità o funzionari erano consapevoli dell’inadeguatezza dei materiali forniti.
L’impreparazione “potrebbe aver causato un aumento dei decessi; le mascherine inidonee, anziché proteggere, potrebbero aver esposto gli italiani al contagio“. Inoltre, tira in ballo la questione delle aziende italiane che avevano ricevuto fondi per produrre dispositivi, ma non hanno ricevuto ordini, e ora starebbero chiedendo risarcimenti allo Stato. In un caso in particolare, lo Stato è stato condannato a pagare oltre 203 milioni di euro a un’azienda italiana. Ci sono poi altre condanne per mobbing o licenziamenti illegittimi, di cui sarebbero stati vittime dipendenti delle Dogane che criticavano le importazioni.
COMMISSIONE COVID, “CONTE SMENTITO”
L’obiettivo della Commissione Covid, che si riunisce più volte a settimana e ha superato le cento ore di audizione, è seguire un ordine temporale per accertare tutte le fasi della pandemia. Sono stati ascoltati i parenti delle vittime, associazioni e rappresentanti sindacali di medici, operatori sanitari e forze dell’ordine. “Tutti hanno smentito l’allora premier Conte” riguardo alla preparazione dell’Italia. Inoltre, si sta indagando sugli acquisti delle mascherine, sugli sprechi e sugli abusi. Riguardo alle mascherine, “sono emersi fatti gravi” per Buonguerrieri.
Ad esempio, la struttura del commissario Arcuri spese 1,25 miliardi per acquistare “mascherine cinesi inidonee, pericolose per la salute“, a un costo superiore al prezzo di mercato, con provvigioni milionarie finite a “intermediari vicini alla sinistra“. Secondo l’esponente di FdI, “il governo Conte sapeva, ma nulla ha fatto“, anzi sarebbero stati “abbattuti tutti i controlli negli sdoganamenti dei dispositivi importati“. Infine, Buonguerrieri ha parlato a Libero anche dei tentativi della sinistra di ostacolare il lavoro della Commissione Covid: prima cercando di non farla nascere, poi ritardando i lavori, ora con l’ostruzionismo durante le audizioni. Ma l’esponente di FdI segnala che sarebbero emersi fatti per i quali la Procura dovrebbe avviare accertamenti.