Periodicamente il documento di “casa Abbordabile” tiene conto di chi può comprare casa a Milano e di quanti anni servirebbero per riuscirci. Dall’Osservatorio, i dati presi in analisi hanno tenuto conto di un periodo che andava dall’anno 2015 al 2023.
Com’è facile immaginare, la categoria più penalizzata è la fascia media, prevalentemente caratterizzata da operai i quali (fino a due anni fa) e in proporzione al 30% commisurato sul loro salario al netto delle tasse potevano permettersi una casa da 19 metri quadrati (nel 2022 avrebbero potuto fino a 22 mq).
Comprare casa a Milano per le classi più bassi è quasi “impossibile”
In base alla propria situazione lavorativa i contribuenti che possono comprare casa a Milano si differenziano prevalentemente per il loro stipendio, proporzionato al potere di acquisto e alle reali possibilità rispettivamente per appartamenti più piccoli e più grandi.
Nonostante i lavoratori con uno stipendio più alto potrebbero comprarsi un appartamento più grande, l’inflazione ha corroso anche il loro salario in ben due anni. Nella città meneghina un impiegato tradizionale nel 2023 e alle stesse condizioni dell’operaio, avrebbe potuto comprare una casa da 25 mq, un “quadro” da 48 mq e va meglio per un dirigente il quale si sarebbe potuto permettere un immobile da 105 metri quadrati.
Per ciascuna categoria le disponibilità si sono ridotte, motivo per cui negli anni sono state prese in considerazione altre soluzioni abitative come l’affitto a lungo e a medio termine.
Anche sulle locazioni però, gli appartamenti abbordabili per gli operai sono piuttosto contenuti, con il loro 30% al netto delle imposte (e sempre per l’anno 2023), la loro capacità massima era una casa di 26 mq. Mentre per un “quadro” che potrebbe affittare un appartamento da 66 mq e un dirigente una da 146 mq.
Più possibilità “distanti” da Milano
L’Osservatorio evidenza che l’indice di capacità d’acquisto diventa più elevato spostandosi “distanti” da Milano, o comunque in Comuni dove la complessità di raggiungere la città meneghina con i mezzi pubblici è sempre più alta. Sicuramente un connubio perfetto sarebbe l’acquisto in periferia insieme all’uso di un mezzo privato per “accorciare” le distanze.
Tuttavia, i lavoratori con un reddito lordo di 2.800€ mensile, hanno molta più possibilità sia in città ma soprattutto nei Comuni periferici, riuscendo a comprare immobili decisamente più grandi.