In Italia uno dei primi computer quantistici al mondo
Da anni, se non decenni, si insegue l’idea, quasi fantascientifica, dei computer quantistico, ovvero un super calcolatore in grado di replicare anche il funzionamento del cervello umano. Per ora tutto, almeno per le persone comuni, sembra irrealizzabile e ricorda a tratti la serie di romanzi Guida galattica per autostoppisti, ma in realtà i fisici sono sempre più vicini a svilupparne uno. Si tratterà, però, ancora di un computer ibrido, un mix tra la teoria della fisica quantistica e gli attuali super calcolatori impiegati in tutto il mondo.
Per comprendere cosa sia un computer quantistico bisogna fare un passo indietro, partendo dalla fisica quantistica ed arrivando, infine, agli attuali super calcolatori. Parlando di questi, in Italia abbiamo attualmente Leonardo, il quarto computer al mondo per velocità di risposta, ed è un grandissimo e fondamentale risultato, ma ancora piuttosto lontano da quello di fare l’ulteriore salto avanti tecnologico. Secondo un resoconto del Corriere della Sera, infatti, un computer quantistico sarebbe in grado di fare calcoli che il suo attuale predecessore, Leonardo, impiegherebbe 100 mila anni a risolvere. I primi dovrebbero arrivare non prima del 2026, secondo un progetto dell’UE, saranno sei ed uno sarà in Italia.
Cos’è un computer quantistico?
Parlando di computer quantistico non dobbiamo immaginarlo come una macchina super performante, in grado di aprire il browser e di caricare le pagine in pochissimi millisecondi. Si tratta, come nel caso di Leonardo, di calcolatori propriamente intesi, in grado di risolvere calcoli e problemi, tanto matematici quando fisici. Inoltre, queste macchine non ragionerebbero per bit (ovvero 0 e 1, come i classici computer), ma in qubit, ovvero quantum bit, l’unità di misura fondamentale per la fisica quantistica.
I qubit sarebbero in grado, inoltre, di funzionare in sovrapposizione, gestendo in contemporanea una quantità di informazioni e dati impressionante. Per rendere l’idea il Corriere fa l’esempio di un campo da calcio con 10 mila palloni in cui tutte le azioni avvengono contemporaneamente, in parte con le altre e in parte da sole. Il computer quantistico, insomma, punterebbe almeno ad eguagliare la capacità “di calcolo” del cervello, raggiungendo la soglia del 120 qubit, che potrebbero secondo le stime dei fisici potrebbero racchiudere l’intera complessità dell’universo. Le implicazioni di questa tecnologia sarebbero pressoché infinite, ma anche altrettanto lontane dalla vita di tutti i giorni. Potrebbero fornire risposte e spiegazioni a fenomeni fisici ancora ignoti, oppure risolvere calcoli ancora oggetto di dibattito, spiegando per esempio molte cose sulle modalità di funzionamento, in fisica, dei buchi neri.