Non usa troppi giri di parole la giornalista e autrice Concita Borrelli, parlando di Rula Jebreal, recentemente ospite presso il teatro Ariston, in occasione della prima puntata del Festival di Sanremo 2020. Attraverso le pagine de Il Messaggero, la Borrelli descrive la 46enne originaria di Israele scrivendo: “C’era una volta lei, Rula Jebreal, la cui venuta venne annunciata nel bel mezzo dei preparativi come fosse l’Epifania. Grande esperta di politica internazionale in assenza di prove – aggiunge – un diploma da fisioterapista con un gran curriculum di pubbliche relazioni”. La Borrelli punta il dito nei confronti dell’eccessivo hype che si era venuto a creare nelle scorse settimane, annunciando appunto la partecipazione della Jebreal a Sanremo: “Arriverà lei. Ha da dirci qualcosa, scrivono tutti! Deve assolutamente dirci qualcosa sulla violenza contro le donne. Non mandatela indietro, questa donna-madre che in Italia ha frequentato salotti, Leopolde e Tv, poi l’amore ce l’ha portata via! E quando parlerà la nostra vita cambierà per sempre”.
CONCITA BORRELLI: “RULA JEBREAL CONDIVIDEVA FOTO E PARTY CON WEINSTEIN”
Per la Borrelli, da anni autrice di numerose trasmissioni televisive, come ad esempio “Uno Mattina in famiglia”, l’opinione pubblica sembra quasi aver voluto sminuire l’Italia: “Come se in Italia noi, tv, e giornali ed istituzioni – prosegue nella sua disamina per il quotidiano romano – ignorassimo totalmente cosa sta accadendo da secoli e dall’inizio dell’anno. Violenze e femminicidi su donne che dicono semplicemente – Vado via-Rula però è il Verbo.Ed Amadeus, Homo sapiens, che la per là non l’aveva capito, deve pertanto cedere un po’ di schiena: – Insegna qualcosa anche a me, Rula, che ne ho bisogno!”. Quindi la Borrelli conclude il suo personale editoriale, rivolgendosi così ad Amadeus, con un vero e proprio affondo: “Caro Amadeus, per te e per tutti coloro che sono costretti a scuse, attenzioni, inchini e standing ovation alla schiera delle Rula Jebreal che affollano convegni e talk, arriverà il giorno di un #metoo. Potrai dire Bella ad una ragazza bella. Potrai dire Non sono d’accordo ad una donna che rivendica posizioni. Potrai dubitare delle vicende di tutte quelle fanciulle che con Harvey Weinstein hanno condiviso foto e party. Rula compresa”.