DOPO BECCIU ANCHE ALTRI DUE CARDINALI NON ENTRERANNO IN CONCLAVE: LE ULTIME NOVITÀ SUL “QUORUM” PER IL NUOVO PAPA
Nella giornata in cui è stato reso pubblico il “passo indietro” ufficiale del cardinale Angelo Becciu, il prossimo Conclave 2025 “perde” altri due cardinali elettori dal computo totale di 135 “fissato” dall’ultimo Concistoro di Papa Francesco lo scorso dicembre 2024: l’annuncio ufficiale è stato dato dal direttore della Sala Stampa Matteo Bruni, nel presentare le regole aggiornate sull’inizio del Conclave al via il prossimo 7 maggio 2025. Dopo la quinta e decisiva Congregazione dei Cardinali è stato spiegato che due cardinali elettori di diritto non parteciperanno alla nomina del nuovo Papa «per motivi di salute».
Al momento sono stati comunicati i nomi di questi due porporati ma il numero ufficiale verrà reso noto a ridosso del Conclave con l’ultimo elenco definitivo di chi entrerà in Cappella Sistina per votare il prossimo Pontefice: negli scorsi giorni si era diffusa la notizia delle due defezioni del cardinale Antonio Canizares, arcivescovo emerito di Valencia, e del Card. Vinko Puljić, Arcivescovo emerito di Sarajevo.
Nelle scorse ore però è giunto il via libera ufficiale del medico curante del prelato in Bosnia, ergo oltre al cardinale spagnolo vi è almeno un altro elettore che non potrà prendere parte alle votazioni secondo le ultime novità comunicate oggi dalla Santa Sede. Secondo le fonti raccolte finora il profilo dovrebbe essere quello del cardinale croato Josip Bozanic, arcivescovo emerito di Zagabria, anche se non vi sono per ora conferme in merito.
Chi di sicuro invece non sarà presente in Cappella Sistina per nominare il Papa successore di Francesco è il cardinale sardo Angelo Becciu, deciso al passo indietro dopo le polemiche negli scorsi giorni sia sul suo processo d’appello imminente in Vaticano, sia sulle presunte lettere autografate da Papa Bergoglio che manifestavano la sua intenzione di escludere il prelato condannato in primo grado per la compravendita del Palazzo di Londra con i fondi della Segreteria di Stato.
«Per obbedienza a Papa Francesco e per amore della Chiesa non parteciperò al Conclave», ha detto il porporato che ha partecipato in questi giorni alla Congregazione con gli altri elettori e non del Collegio Cardinalizio. Dopo queste tre “defezioni” si abbassa così il quorum per l’elezione del nuovo Papa, passando ora a 89 voti necessari minimi per poter succedere a Jorge Mario Bergoglio alla guida della Santa Chiesa di Roma.
PUBBLICATE LE NORME SULL’INIZIO DEL CONCLAVE: COSA SUCCEDE IL PROSSIMO 7 MAGGIO 2025
Salvo nuovi clamorosi passi indietro nelle prossime ore, il numero di cardinali elettori per il Conclave 2025 sarà ufficialmente di 133, con appunto il quorum minimo che si abbassa a 89, pari a due terzi dei presenti in Cappella Sistina: lo prevede la norma presente nella Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, chiamata a regolare lo svolgimento del Conclave assieme all’Ordo Rituum Conclavis.
È proprio da questo pacchetto di regole modificate negli scorsi anni da Papa Francesco per semplificare i rituali del Conclave che prende spunto il nuovo bollettino del Vaticano con tutte le informazioni utili per l’inizio del processo elettivo del prossimo Papa: la “notificazione” sull’ingresso del Conclave vede l’inizio della giornata cruciale per la Chiesa mondiale, mercoledì mattina 7 maggio 2025, con la Santa Messa “Pro Eligendo Pontefice” celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re (Decano dei cardinali che però non potrà partecipare al Conclave per raggiunti limiti d’età, ndr) alle ore 10 in Basilica di San Pietro.
È però nel pomeriggio che si entra nel vivo del vero e proprio Conclave, cominciando le votazioni che poi negli eventuali giorni successivi si terranno sia al mattino che nel pomeriggio, per un massimo di 4 votazioni complessive a giornate. Per il 7 maggio si avrà invece una sola votazione per eleggere il nuovo Papa, con prevista “fumata bianca” o “fumata nera” dal comignolo della Santa Sede attorno alle ore 19.
Nel mezzo i cardinali elettori entreranno in Cappella Sistina alle ore 16.30 con il giuramento per l’elezione del Pontefice e i vari passaggi formali gestiti dal Cardinale Pietro Parolin (che presiede al posto del Decano Re) e dal Camerlengo della Chiesa, Card. Farrell assieme a tre cardinali assistenti pro tempore (Tagle, Marx e Mamberti). Ogni cardinale potrà votare sulla specifica scheda apposita con le canoniche formule stabilita sempre dall’Ordo: difficile che già con la prima votazione si arrivi subito al quorum raggiunto, eventualmente sono attese importanti novità dai due giorni immediatamente successivi, giovedì 8 maggio e venerdì 9 maggio 2025.