Il concordato preventivo da un lato aiuta, ma dall’altro implica anche ai forfettari (soltanto coloro che superano i 100.000€ di compensi oppure ricavi) ad adempiere a dei nuovi obblighi, come ad esempio alla produzione di due nuove dichiarazioni dei redditi.
Laddove il professionista dovesse registrare dei compensi o dei ricavi superiori cento mila euro, allora a quel punto è obbligato ad uscire dal regime fiscale agevolato e aderire obbligatoriamente a quello ordinario. E che cosa succede se nel frattempo vi è anche l’adesione al CPB?
Concordato preventivo forfettari che superano il limite ammesso
Il concordato preventivo biennale è una soluzione ideale anche per i forfettari che vogliono riappacificarsi con il fisco e ridurre i controlli. La normativa prevede di pattuire anticipatamente il reddito su cui pagare le tasse presupponendo il fatturato grazie al proprio storico.
Tuttavia sul magazine ItaliaOggi, il commercialista esperto in materia, Giuliano Mandolesi, ha sottolineato un nuovo adempimento che i forfettari che escono dal regime agevolato dovranno rispettare obbligatoriamente, ovvero sottoscrivere due dichiarazione dei redditi.
Escono dal regime agevolato quei professionisti autonomi nel regime forfettario che nell’anno di imposta hanno registrato compensi o ricavi superiori a 85.000€ (mentre per il nuovo obbligo l’esperto si riferisce soltanto ai cento mila euro).
Le dichiarazioni a cui fa riferimento l’esperto Mandolesi sono appartenenti al regime ordinario e al forfettario.
Attenzione a quanto contenuto nella circolare numero 248 dell’anno 2024 dell’Agenzia delle Entrate, la quale sostiene che il CPB continua a valere a patto che il contribuente superi i compensi e/o ricavi di cento mila euro ed esce immediatamente dal forfettario (entrando nell’ordinario ancor prima che finisca l’anno fiscale in corso).
Da forfettario a ordinario
Per poter mettersi in regola con il fisco il contribuente forfettario che esce e passa all’ordinario, da quel momento esatto in poi deve annotare ogni operazione (sia di natura passiva che attiva), e adottare le regole imposte dal regime.
Alla scadenza dell’anno di imposta scatta l’obbligo di compilazione e invio di ambe le dichiarazioni dei redditi (entro la tradizionale scadenza).