È importante e urgente disegnare percorsi di crescita dedicati ai team reali, quelli composti dalle persone che lavorano insieme
Le organizzazioni tradizionali assumono l’individuo come unità di base. Infatti, gli obiettivi vengono assegnati e valutati individualmente, la formazione è rivolta ai singoli, i responsabili privilegiano la comunicazione con i singoli… Nessun investimento serio nelle organizzazioni è dedicato a supportare i team reali, quelli composti dalle persone che lavorano insieme (a parte brevissimi team building che difficilmente lasciano una traccia duratura).
La prestazione individuale, ovviamente, è molto importante. Ma nel mondo complesso e interconnesso in cui viviamo, possiamo ancora pensare che i risultati non siano fortemente influenzati da come le persone lavorano insieme e dalla presenza o meno di sicurezza psicologica?
Quando il mondo era più semplice e stabile la maggior parte delle persone lavorava eseguendo “compiti” individuali, ripetitivi e normati, il cui controllo era demandato ai “superiori”. Questi compiti erano il risultato di una grande frammentazione delle attività che, riassemblata attraverso la catena di montaggio e altri processi supervisionati dalla gerarchia, producevano un’automobile, un abito, l’apertura e la gestione di un conto corrente, eccetera.
Questo mondo non esiste più. I continui e repentini cambiamenti, gli sviluppi tecnologici e l’emergere di bisogni sempre più sofisticati, variegati e mutevoli, hanno reso prodotti e servizi molto complessi nella loro ideazione, produzione e diversificazione. Ogni passaggio richiede l’interazione, il confronto e il contributo di diverse competenze e necessità che le persone lavorino insieme.
Non esistono più performance individuali. Il luogo dove le performance nascono è il team, l’unità di base delle organizzazioni moderne. Questo cambia tutto per tutti. Cambia il modo di concepire e di concepirsi in una squadra. Cambia il significato del ruolo gerarchico, che non si esprime più nel comando/controllo, ma nel favorire il lavoro dei team e fra i team affinché tutti possano far sentire la propria voce, comunicare in modo trasparente, confrontarsi in maniera schietta e continuare a imparare e innovare per contribuire all’obiettivo comune. La condizione di base che consente alle squadre di lavorare in questo modo è la “sicurezza psicologica”.
Come ho scritto in un precedente articolo, solo se si coltiva sicurezza psicologica si crea un clima che incoraggia le persone a esprimersi e a contribuire al miglioramento continuo, ogni giorno, negli uffici, nelle unità produttive, nei gruppi di progetto, nei punti vendita… E questo modo di lavorare favorisce il benessere delle persone e i risultati delle organizzazioni. Perché l’organizzazione diventa più veloce se chi percepisce un’opportunità o si accorge che qualcosa non va, lo dice tempestivamente agli altri.
Se le persone esprimono le proprie idee. Se, quando c’è un problema da risolvere, ci sono attorno al tavolo tutte le competenze che servono. Se le persone si parlano in maniera franca e condividono tempestivamente i propri errori per riparare, imparare e prevenirli.
Ma i team funzionano in questo modo solo se le persone, quando lavorano, hanno la convinzione che non saranno punite, umiliate o isolate se fanno sentire la propria voce. Quindi, per far evolvere la loro cultura e stare al passo con il mondo, è cruciale che le organizzazioni orientino i loro investimenti formativi e di sviluppo sulle squadre e tra le squadre.
Ricordiamoci che siamo stati forgiati per occuparci solo del nostro pezzettino… Per questo è importante e urgente disegnare percorsi di crescita dedicati ai team reali, perché è qui che si giocano i risultati dell’impresa e della sua competitività, oltre che la possibilità delle persone di avere soddisfazioni dal proprio lavoro. E la sicurezza psicologica è il primo passo, anche per far attecchire gli altri investimenti.
Le organizzazioni hanno la responsabilità di sviluppare progetti in questa direzione. Ma come le manager e i manager possono coltivare la sicurezza psicologica nel proprio team creando ambienti stimolanti e sicuri? Ne parliamo in un prossimo articolo.
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