E ALLA FINE LA FUMATA È BIANCA: ELETTI I 4 NUOVI GIUDICI DELLA CORTE COSTITUZIONALE
Dopo 14 votazioni andate a vuoto per un primo giudice, a cui vanno aggiunte altre 5 per i restanti tre posti vacanti (giudici che nel frattempo avevano visto scadere il proprio mandato), “habemus voto”: sono stati eletti i 4 giudici della Consulta con i nomi che ormai circolavano da settimane ma che ora il Parlamento in seduta comune ha ufficialmente promosso.
Si tratta dei 4 nuovi giudici costituzionali Massimo Luciani, Maria Alessandra Sandulli, Roberto Cassinelli e Francesco Saverio Marini: questi i nomi che hanno messo d’accordo maggioranza e opposizione dopo un confronto serrato che durava ormai da quasi un anno, ovvero dall’uscita di scena dell’ex Presidente Consulta Augusto Barbera. Dopo 14 fumate nere consecutive, che con le 5 ultime fa la bellezza di 19 votazioni andate a vuoto, il quadro viene chiuso con la Corte Costituzionale che ora potrà tornare a riunirsi nel plenum completo: al termine della votazione, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato personalmente un messaggio di augurio ai 4 giudici appena eletti, ringraziandoli per il servizio che svolgeranno per il Paese all’interno del massimo organo di garanzia della Carta. In una breve nota diffusa dall’ANSA, Meloni ha anche ringraziato le forze in Parlamento per «l’ampio accordo» raggiunto sui nomi di Marini, Luciani, Sandullli e Cassinelli.
I NOMI “SBLOCCATI” DOPO L’INCONTRO MELONI-SCHLEIN-CONTE. ORA SI POTRÀ RIUNIRE IL PLENUM DELLA CONSULTA
Un’impresa che sembrava impossibile fino a qualche settimana fa, viste le forti turbolenze tra Governo e opposizione e visti anche i ragionamenti fatti all’interno della maggioranza, specie sulle richieste di Forza Italia. Alla fine i 4 nuovi giudici eletti in Consulta rappresentano a tutto tondo l’accordo raggiunto tra Centrodestra e campo largo: Marini in “quota” Palazzo Chigi, Luciani gradito dal Pd, Cassinelli voluto da Forza Italia e infine la giurista Sandulli è il quarto nome raggiunto da un accordo bipartisan con tutti i partiti in Parlamento.
In termini di voti, ottengono tutti e 4 attorno alle 500 preferenze: Luciani 505 voti, Cassineli 503, Sandulli 502 e Marini 500, mentre 5 voti li prende Pierantonio Zanettin e 4 Francesco Paolo Sisto, gli altri due nomi che gravitano in orbita Forza Italia prima dell’accordo finale siglato dal Centrodestra con le opposizioni. Secondo quanto ricostruito nelle ultime ore, decisivo sarebbe stata l’interlocuzione diretta avuta dalla Premier Meloni con i leader di Pd e M5s, Elly Schlein e Giuseppe Conte. Se dal Quirinale si invitava da tempo a trovare un accordo in modo da riconsegnare la Consulta del nuovo Presidente Giovanni Amoroso al suo vero plenum, anche da Palazzo Chigi si voleva chiudere la partita nel più breve tempo possibile visti i dossier delicati che attendono la Corte Costituzionale nelle prossime settimane, dal dossier Albania fino al pesante scontro fra Governo e magistratura sul caso Almasri.