La Camera ha approvato il DDL conto corrente: le banche saranno obbligate ad aprirlo a chiunque lo chieda e non potranno chiuderlo unilateralmente
D’ora in poi (o meglio, tra qualche mese) le banche saranno costrette ad aprire un conto corrente a qualsiasi cittadino lo richieda, fornendo – in caso contrario – delle chiare spiegazioni sul motivo del diniego e non potranno neppure più chiuderlo unilateralmente nel caso in cui il saldo sia positivo: a disporlo è un DDL proposto dalla Lega che integra le proposte di legge rinominate “AC-1091” e “AC-1240” e che è stato approvato oggi dalla Camera.
Facendo prima di tutto un passo indietro, è utile ricordare che l’idea alla base del DDL sarebbe quella di evitare le – purtroppo frequenti – situazioni in cui numerosi cittadini si sono visti chiudere di punto in bianco il loro conto corrente, venendo poi bollati come “non bancabili”: una situazione piuttosto scomoda, perché si tratta di un’etichetta che impedisce – almeno, nella maggior parte dei casi – la stipula di contratti anche con istituti bancari differenti; il tutto in un contesto storico fortemente dipendente dal denaro “digitale”.
La proposta leghista risolverebbe proprio questo inghippo, disponendo innanzitutto che le banche non possono chiudere un conto corrente – a maggior ragione se con saldo positivo, come spesso accade – in modo unilaterale se non per ragioni collegati al riciclaggio o al contrasto al terrorismo; mentre al contempo gli istituti bancari – salvo le già citate ragioni di contrasto a riciclaggio e terrorismo, che andranno comunicate per iscritto entro i 10 giorni successivi – non potranno neppure rigettare la stipula di un nuovo conto corrente.
Salvini: “L’obbligo di apertura del conto corrente è una storica vittoria che restituisce dignità ai cittadini”
Interessante notare che con un caso eccezionalmente (quasi) unico, il DDL sul conto corrente è stato approvato all’unanimità dall’emiciclo della Camera, mettendo d’accordo maggioranza e opposizioni: il primo a esultare è stato – quasi ovviamente – il leader del Carroccio Matteo Salvini che ha parlato di una vera e propria “vittoria” che mette fine a una “storica battaglia” della Lega che mira a difendere “tutti i cittadini in difficoltà”.
Plauso al DDL conto corrente anche dal deputato di Italia Viva Mauro Del Barba che ha lodato soprattutto l’obbligo a mettere per iscritto le “motivazioni (..) sulla chiusura unilaterale” che permette al cittadino rimbalzato dalla banca di “fare ricorso” nelle opportune sedi; mentre dal conto del PD – e in particolare di Toni Ricciardi – è stato definito un passo “di civiltà” per completare quel necessario “diritto di cittadinanza completa” per tutti i cittadini italiani.
Scontenta, invece, l’Associazione bancaria italiana che in un comunicato dedicato al via libera al DDL conto corrente ha ricordato – innanzitutto – che le chiusure unilaterali non sono così tanto frequenti come si tende a credere; precisando anche che l’introduzione di un obbligo lederebbe il diritto alla libertà contrattuale delle banche insito nel Codice civile e causerebbe un grave disallineamento ai regolamenti imposti dall’Unione Europea.