I contributi per le energie rinnovabili sono inseriti nel PNRR, con scadenze specifiche da rispettare per chi non avesse ancora inviato la domanda.
Con una recente circolare, il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica ha descritto i beneficiari a cui verranno concessi i contributi per le energie rinnovabili. I fondi sono recepiti sempre dal cosiddetto Piano nazionale della ripresa e resilienza.
Le CER hanno la possibilità di poter inviare la domanda grazie al portale già attivo, rendendosi conto che sussistono delle nuove condizioni da dover soddisfare, concedendo il benefit ad una platea più ampia.
Come funzionano i contributi per le energie rinnovabili
Il primo requisito – che rappresenta una novità – sui contributi destinati alle energie rinnovabili prevede l’accesso alle imprese che vorrebbero installare l’impianto in questione in un Comune purché non ci siano oltre 50.000 abitanti (precedentemente il limite era fissato a 5.000).
Nell’ultima lista delle aziende – risalente a marzo – a cui è stata approvata la domanda, c’erano 265 soggetti. A quest’ultimi si sono aggiunti altri 586 beneficiari, un numero significativo che è possibile consultare online.
Per poter validare l’approvazione è essenziale comunicare un indirizzo PEC (posta elettronica certificata) e al suo interno leggere l’atto che descrive l’incarico e fornisce le maggiori informazioni del bonus erogato.
Domande sulle energie rinnovabili: scadenze e iter
Le pratiche relativamente alla produzione dell’energia rinnovabile e l’ottenimento dell’incentivo è soggetta ad un iter specifico di inoltro, e naturalmente anche a delle scadenze da dover rispettare. In questo caso il termine ultimo è alle ore 12:00 del giorno 30 settembre di quest’anno (2025).
La gestione delle domande è sempre in carico ad Invitalia, l’ente che gestisce le pratiche ricevute e il responsabile dell’intera organizzazione.
Complessivamente dal PNRR sono stati previsti 320 milioni di euro, la cui distribuzione è riservata alle Regioni del Mezzogiorno (Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania e Molise). Sia al resto delle PMI che alle aziende dei territori citati verrà destinato un buon 40%.
Ad oggi restano ancora diverse risorse finanziarie disponibili, motivo per cui gli interessati potranno affrettarsi e aggiudicarsi il posto e il bonus.