Controlli fiscali 2025 sempre più intensi. Il mirino è tutto sulla precompilata con occhi sui nuclei familiari e sulle case.
I controlli fiscali 2025 hanno nel mirino sia i contribuenti “privati” che le imprese, con particolare attenzione alle famiglie e ai redditi dei figli. Il potenziamento del check sarà agevolato dal nuovo modello precompilato che acquisirà autonomamente tutti i dati terzi.
A proposito della nuova dichiarazione precompilata vorremmo attenzionare un aspetto importante, la possibilità di poter apportare dei cambiamenti o delle integrazioni entro il 15 maggio, poi il fisco inizierà la sua seconda fase intensificando i controlli.
Controlli fiscali 2025 pronti alla 2° fase
A partire dal 15 maggio i controlli fiscali 2025 entreranno nella 2° fase, nonché uno step in cui saranno eseguiti diversi accertamenti fiscali che acquisiranno molteplici dati, dai redditi percepiti fino ai costi sostenuti dal singolo individuo o dall’intero nucleo familiare.
Va prestata particolare attenzione, giusto per far un primo esempio, agli accrediti delle pensioni, sui quali potrebbero esserci già i primi errori a causa di una duplicazione della Certificazione Unica (laddove il datore di lavoro invii il documento ma risulta doppio, il sistema non individuerà autonomamente il modello corretto).
Sarà dunque onere del contribuente accertarsi di verificare il modello corretto al fine di non far nascere inutili incongruenze con il rischio di incorrere a sanzioni.
Bonus edilizie e variazioni abitative
Il fisco si accerterà che al 2024 non sia stata alcuna variazione sulla “prima casa” o “cambio di residenza“, altrimenti i bonus o eventuali contributi potrebbero essere oggetto di modifiche (anche in assenza di cambiamenti lo status differente va comunque dichiarato obbligatoriamente).
Quanto ai bonus edilizi e applicabili alle abitazioni private, il 50% da destinare come detrazione fiscale va integrato manualmente alla precompilata – e non inserito nella suddetta – in quanto la 1° rata prevede una dichiarazione a sé stante.
Affitti brevi
Tra i controlli fiscali del 2025 non possono mancare i dati sugli affitti brevi. La precompilata acquisirà autonomamente i ricavi delle locazioni a breve termine grazie ai CIN, applicando l’aliquota più conveniente nel caso vi fossero più immobili.
Sul primo immobile affittato nel breve termine la Legge consente l’applicazione dell’aliquota al 21%, dal 2° in poi l’incremento è al 26%.
Ultima attenzione va posta alla presenza dei figli – specialmente i Nuovi Nati – i quali potrebbero non risultare correttamente nel modello precompilato, ad esempio per una anomalia sui dati acquisiti o perché uno dei due coniugi ha perso il lavoro e riporta un disallineamento.