Il reattore nucleare Yongbyon è tornato attivo in Corea del Nord. Il principale sito del Paese viene usato per il riprocessamento e la produzione di plutonio. Ufficialmente esso è fermo dal dicembre 2018, ma l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha registrato, tramite le immagini satellitari, preoccupanti segnali da cui si evince che le operazioni sono state riavviate dal luglio scorso.
Nei primi mesi del 2021, in base ad un rapporto realizzato dalle Nazioni Unite, presso il complesso nucleare di Yongbyon sarebbe stato effettuato un test. Un ulteriore indizio del fatto che le attività del sito, compreso lo scarico di acqua per il raffreddamento del reattore, sarebbero nuovamente in atto dall’inizio dell’estate. Se ciò fosse confermato, vorrebbe dire che la Corea del Nord, in violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, starebbe potenziando il suo arsenale nucleare. Una mossa che spaventa gli altri Paesi del mondo.
Corea del Nord, il reattore nucleare Yongbyon torna attivo: l’allarme dell’Onu
A lanciare l’allarme in merito alla riattivazione del rettore nucleare Yongbyon in Corea del Nord è stata l’Aiea, agenzia di vigilanza nucleare dell’Onu. I segnali registrati, che per quasi tre anni erano stati assenti, sembrerebbero invece adesso inequivocabili. Lo sviluppo del sito da 5 megawatt è stato definito “profondamente preoccupante” nel rapporto annuale, presentato venerdì al consiglio dei governatori.
“Dall’impianto di Yongbyon la Corea del Nord ha ottenuto in passato barre di combustibile esausto per l’estrazione del plutonio destinato alla realizzazione di testate nucleari. L’impianto, che serve il laboratorio radiochimico del complesso di Yongbyon ha funzionato per circa cinque mesi, da metà febbraio fino a inizio luglio 2021”, si legge nel rapporto. Il periodo di cinque mesi “coincide con il tempo necessario al completo riprocessamento dell’intero combustibile irradiato dal nucleo del reattore da 5mw”. Tale durata è “significativamente più lunga di quella osservata in passato durante possibili attività di trattamento o manutenzione dei rifiuti”. E conclude: “La continuazione del programma nucleare della Corea del Nord è una chiara violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ed è profondamente deplorevole”.