Coronavirus, Atalanta/ Nerazzurri in quarantena nel dramma di Bergamo

- Mauro Mantegazza

Coronavirus, Atalanta: i nerazzurri sono in quarantena nel dramma di Bergamo. Tanti messaggi da parte dei calciatori in sostegno al dramma della città.

Atalanta Champions League Probabili formazioni Atalanta Psg (Foto LaPresse)

L’Atalanta si ritrova tra le squadre più coinvolte nel dramma Coronavirus e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che Bergamo vive una situazione di emergenza totale. I nerazzurri di Gian Piero Gasperini sono in quarantena, anche se paradossalmente per “colpa” dei casi che si sono verificati nel Valencia, avversario dell’Atalanta negli ottavi di Champions League. Non è passata nemmeno una settimana dal successo per 3-4 al Mestalla con poker di Josip Ilicic che ha spalancato alla Dea le porte dei quarti di finale e fa impressione pensare alla leggerezza – evidenziata dal celebre scambio di battute fra i giornalisti spagnoli e un Papu Gomez indignato per la loro superficialità – con cui in Spagna si affrontava l’epidemia di Coronavirus che adesso invece è drammaticamente esplosa anche nella penisola iberica, coinvolgendo pesantemente proprio il Valencia e imponendo di riflesso all’Atalanta una quarantena che d’altronde sarebbe stata probabilmente inevitabile in ogni caso, dal momento che Bergamo è nel cuore del dramma che stiamo vivendo in queste settimane. L’Atalanta dunque si ritrova a mettere in stand-by una stagione da leggenda, con i quarti di finale di Champions League e il quarto posto in Serie A che garantirebbe se confermato la qualificazione anche per l’anno prossimo, ma d’altronde a Bergamo c’è ben altro a cui pensare ora.

CORONAVIRUS ATALANTA: PARLANO DE ROON E GOSENS

I giocatori nerazzurri si ritrovano da eroi a testimoni impotenti di una situazione dove gli eroi ormai sono altri, su tutti medici e infermieri degli stremati ospedali di Bergamo e provincia. Ad esempio, ecco il racconto di Marten De Roon su Twitter: “Non avrei mai pensato di dover affrontare una situazione come questa. Dopo la partita contro il Valencia siamo stati felici per un’ora prima di tornare alla realtà a Bergamo. Perché è davvero brutto. Le strade sono completamente vuote. Tutto ciò che senti è il suono delle ambulanze e delle campane della chiesa, che suonano per tutte le persone che sono morte. Stanno arrivando giorni migliori, l’Italia è forte, ma voglio augurare a tutti la forza nelle prossime settimane”. Robin Gosens, altro protagonista della stagione dell’Atalanta, invece ha parlato con La Gazzetta dello Sport: “Ho sentito la paura quando mi hanno spiegato che la Lombardia era il centro di tutto, che da nessun’altra parte d’Europa c’erano tanti casi. Quel giorno mi sono detto: ‘ok, prima era a Wuhan, così lontano, e adesso è qui, ora siamo in pericolo…’. C’è paura a Bergamo che oggi è una città fantasma. Mi hanno parlato di pagine e pagine dell’Eco di Bergamo piene di necrologi: una cosa spaventosa. E’ stato lì che mi sono detto: “Io e Rabea, la mia fidanzata, dobbiamo parlare: forse è il caso che lei torni in Germania”. Ma è voluta rimanere con me, e insieme abbiamo deciso che restasse. Sono in autoisolamento anche io, ma non è cambiato nulla: in pratica lo ero già da mercoledì”.





© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultime notizie di Calcio e altri Sport

Ultime notizie