Numeri drammatici quelli riguardanti l’epidemia di coronavirus in Brasile. Le vittime, stando a quanto si legge sulla mappa dell’università di Baltimora, Johns Hopkins, sono salite a quota 31.199, il che significa che ormai i brasiliani stanno per superare il “record” dell’Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati 1.262 i morti in quella zona del mondo, il record assoluto di decessi da quando è scoppiata la pandemia, come rivelato dal ministero della salute. Nel contempo continuano a crescere anche i contagi, ad oggi 555.383, seconda nazione in assoluto per numero di infetti dietro agli inarrivabili Stati Uniti. Dati che fotografano un’emergenza senza precedenza ma il presidente Jair Bolsonaro sembra guardare dall’altra parte, e ormai da tre mesi a questa parte sta mettendo in pratica un atteggiamento decisamente superficiale, contrario al lockdown totale e alle misure restrittive.
CORONAVIRUS BRASILE, BOLSONARO: “DOBBIAMO MORIRE TUTTI”
“Mi dispiace per le vittime di Covid ma moriremo tutti”, le parole dello stesso Bolsonaro, riportate nelle scorse ore dai media internazionali, proferite durante una conversazione con alcuni suoi sostenitori davanti al palazzo presidenziale con sede in Brasilia. Una sostenitrice ha chiesto una parola di conforto al presidente che ha replicato “Abbi fede che cambieremo il Brasile”. “E alle persone in lutto, che sono tante, cosa dice?”, ha insistito lei, “Mi dispiace per tutti i morti – ha replicato Bolsonaro – ma è la fine di tutti noi”, come per dire “tanto dobbiamo morire”. Parole decisamente di altro tono quelle proferite da Papa Francesco, che nelle scorse ore, attraverso la propria pagina Twitter, ha rivolto una preghiera in particolare agli abitanti dell’Amazzonia, fra le regioni più falcidiate dal covid e nel contempo, meno attrezzate dal punto di vista sanitario per affrontare una pandemia di tale portata: “Invochiamo lo Spirito Santo – cinguetta il Santo Padre – perché dia luce e forza alla Chiesa e alla società in Amazzonia, duramente provata dalla pandemia. Prego per i più poveri di quella cara Regione e del mondo, e faccio appello affinché a nessuno manchi l’assistenza sanitaria”.