Sono davvero giorni intensi per il mondo dello sport: dopo infatti le polemiche sorte tra governo e Lega Serie A sulle date della ripartenza della del primo campionato di calcio ( e il successivo intervento pacificatore della FIGC), ecco che pure il CONI si è ben mosso, annunciando attraverso il presidente Malagò, di aver consegnato al Ministro dello sport Spadafora un report con tutte le misure per assicurare una ripartenza “in sicurezza” di ben 387 discipline sportive, dopo lo stop imposto per l’emergenza coronavirus. Il Comitato olimpico dunque ha ricevuto e di fatto girato al Governo un corposo fascicolo di 404 pagine, approntato al Politecnico di Torino e che titola “Lo Sport riparte in sicurezza”, con protagoniste le 387 discipline facenti parti del Coni come del Comitato paralitico: a tema ovviamente le indicazioni e azioni per fissare la ripresa delle attività sportive.
CORONAVIRUS CONI: TRA LE MISURE TAMPONI E MASCHERINE
Come abbiamo sopra citato, il fascicolo di riferimento è assai corposo: dentro vi sono per ogni disciplina sportiva indicazione per il rientro in pista dopo lo stop per l’emergenza coronavirus e misure da rispettare per il distanziamento sociale, l’utilizzo di dispositivi di protezione e pure le possibilità di utilizzo di tecnologie applicative in questo particolare ambito sportivo. Per ogni singola voce (e dunque disciplina) sono stati fissati i principali fattori di rischio in questa situazione di emergenza: facile dunque immaginare che tutti gli sport di squadra al momento presentato un rischio medio alto, mentre paiono “meno rischiosi” in questa fase disciplina come vela, ginnastica artistica, equitazione, golf e tennis (ma senza avvicinamento alla rete).
Prioritario nel report stilato sulla ripresa delle attività è infatti il rispetto del distanziamento sociale e la riduzione degli spostamenti (che sono limitati ai bisogni strettamente necessari e svolti in solitaria). E proprio a tale scopo, tra le soluzioni previste nel report possiamo leggere di allenamenti a gruppi chiusi, uso di mascherina e tamponi entro 48 ore dalle gare. Ovviamente però quelle del Coni come del comitato paralimpico, sono solo indicazioni: starà poi al governo dare l’ultima parola e a decidere tempi e modi per la progressiva ripresa delle attività sportive professionistiche, sia per gli allenamenti che per le competizioni agonistiche.