Secondo i dati forniti nelle ultime ore dal Robert Koch Institut, l’ente che in Germania si occupa di aggiornare i dati sulla pandemia da Coronavirus, il numero di contagi totali nelle ultime ore ha superato il muro dei 100mila, mentre il numero dei decessi è salito a 1810. Numeri certamente meno drammatici di quelli che si registrano in Spagna e in Italia anche se c’è da notare come nel giro di meno di una settimana il tasso di mortalità, stimato in precedenza attorno allo 0,8%, sia salito fino a raddoppiare. Secondo Lothar Wieler, presidente dell’istituto, tenendo conto del totale dei casi registrati il tasso di mortalità ora si attesta all’1,6%: la motivazione tuttavia risiede nel fatto che sono aumentati i casi di positività fra gli anziani e tra gli ospiti delle case di risposo nel Paese e per questo motivo si prevede che quella percentuale sarà destinata a crescere ancora, anche se non con i trend di altri Paesi europei. Merito, va detto, di una strategia aggressiva contro l’epidemia da Covid-19 che prevede un uso massiccio dei test-tampone e grazie al tante volte citato sistema sanitario tedesco che garantisce un numero davvero elevato di posti-letto in Terapia Intensiva, circa 28mila e che grazie all’intervento del Governo e della autorità sanitarie si stima possa anche arrivare a raddoppiare nel caso in cui l’emergenza lo richieda. (agg. di R. G. Flore)
CORONAVIRUS GERMANIA: 103.375 CASI, SALGONO A 1810 I DECESSI
Il Coronavirus in Germania ha visto crescere ulteriormente il bilancio dei contagi: sono 103.375 i casi confermati fino a questo momento, con 1810 morti registrate. Nonostante questo, però, secondo un recente sondaggio, il Covid-19 finora non ha quasi mai alimentato i timori dei tedeschi, che non lo percepiscono neppure come una grave malattia. Negli ultimi mesi questa preoccupazione è aumentata solo moderatamente di 6 punti, dal 35 al 41 per cento, secondo uno studio condotto dalla R+V-Versicherung sulle fobie della popolazione. Si tratta del secondo valore più basso in questo settore dal 1992 e il più basso (35%) è stato registrato l’anno scorso. “Questa è una notizia sensazionale. Mi ha davvero sorpreso”, ha asserito Manfred Schmidt, politologo dell’Università di Heidelberg. Sono stati intervistati online 1075 cittadini di età compresa fra i 16 e i 75 anni tra il 31 marzo e il 2 aprile. In queste ore saranno divulgati gli esiti ufficiali dell’indagine, con le risposte dettagliate ai quesiti formulati.
CORONAVIRUS GERMANIA: PARTITE DI CALCIO A PORTE CHIUSE?
Stando a quanto riportato dalla “Bild”, a quanto pare la Lega Calcio tedesca (DFL) ha in programma di riprendere a giocare a porte chiuse. Si va verso una prossima ripresa dei campionati senza spettatori negli stadi, dunque, nei quali sarebbero ammesse soltanto le due squadre e il personale di sicurezza, per un totale di 239 persone in tutto in grado di accedervi. Per esempio, ogni squadra potrebbe essere ancora accompagnata da otto componenti dello staff tecnico, assistenti e medici e con soli quattro raccattapalle al seguito. 36 persone assicurerebbero la normale copertura televisiva, mentre un totale di 70 steward impedirebbe anche gli incontri dei fan prima delle arene. Intanto, secondo un’indagine dell’Ifo Institute, l’industria tedesca prevede un massiccio calo della produzione nei prossimi tre mesi a causa del Coronavirus. Come annunciato dall’istituto di ricerca di Monaco, l’indice delle aspettative di produzione è sceso da 22,8 punti a meno 20,8 punti a marzo. Ciò segnala una contrazione della produzione ed è il crollo più netto da quando è iniziata l’indagine nel 1991.