La Germania si conferma la nazione fra le “big” che meglio ha affrontato l’epidemia di coronavirus. Da quando è scoppiata l’emergenza nella nazione tedesca sono decedute “solamente” 8.372, circa un quarto delle vittime totali in Italia, mentre i casi di infezione sono 181.200. Anche i numeri delle ultime 24 ore fanno ben sperare, visto che sono stati registrati solamente 432 contagi e 45 nuovi decessi, leggermente inferiori ai dati del Belpaese. Come ricorda il Robert Koch Institute le persone guarite sono salite complessivamente a 162mila (+800), con un indice di contagio in calo allo 0.83%, e un tasso di letalità stabile al 4.6%. Nonostante si veda la luce in fondo al tunnel, il governo tedesco ha deciso di non allentare la presa, prorogando il distanziamento sociale fino al 29 giugno. Come stabilito dall’esecutivo assieme ai 16 stati federali, si potranno riunire in pubblico fino ad un massimo di 10 persone, oppure due famiglie, con la raccomandazione di “mantenere il numero di persone con le quali si hanno contatti il più basso possibile”, privilegiando gli incontri “all’aperto”.
CORONAVIRUS GERMANIA, FRONTIERE RIAPERTE DAL 15 GIUGNO?
Negli scorsi giorni era circolata a riguardo una bozza che parlava di possibile estensione delle misure fino al 5 luglio, ma si è poi optato per il 29 giugno, salvo eventuali altre proroghe. Verranno invece allentate a breve le misure circa la circolazione fra frontiere visto che entro il prossimo 15 giugno si dovrebbe permettere il libero passaggio di modo da favorire il settore turismo, fra i più colpiti nel Vecchio Continente in questo periodo di emergenza. L’idea del governo tedesco, di concerto con l’Unione Europea, è che i cittadini della Germania possano recarsi in tutte le nazioni del continente, a meno che non emergano nuovi focolai di coronavirus. Restano comunque dei dubbi in merito al trasferimento presso il Regno Unito, visto che il premier Boris Johnson ha imposto l’obbligo di quarantena di 14 giorni per tutti coloro che entreranno in Gran Bretagna dalle nazioni estere.