I dati statistici diramati alla Camera dei deputati dal ministro dei Trasporti italiano, Paola De Micheli, non fanno altro che confermare quanto già evidenziato dai numeri raccolti e distribuiti da Apple sul proprio sito: la mobilità nel nostro Paese ha ripreso a salire con l’avvento della Fase 2. “Le prime cifre confermano che sono in movimento circa tre milioni di persone e che il 10% di queste utilizza i mezzi pubblici per muoversi in città o nei paesi“, ha commentato a proposito degli spostamenti, aggiungendo inoltre che “le modalità organizzative potranno subire in breve tempo integrazioni in base all’andamento dei flussi e alle interlocuzioni con il Comitato Tecnico-Scientifico anche per prevedere nuovi modelli sperimentali che garantiscano mobilità e salute”. Il ministro De Micheli ha concluso preannunciando un’ulteriore mossa a sostegno della popolazione, che consiste nell’erogazione di buoni da 500 euro cadauno per l’acquisto di biciclette e monopattini nelle aree che contano oltre 50mila abitanti.
CORONAVIRUS: MOBILITÀ SALE IN FASE 2
Il Coronavirus e la mobilità sono il binomio più ricorrente in questo esordio di Fase 2, non soltanto nel nostro Paese, ma anche e soprattutto nel mondo intero. D’altro canto, l’allentamento di alcune misure restrittive ha concesso una maggior libertà nelle uscite di casa giustificate e le persone hanno ricominciato a prendere confidenza con la loro vita precedente, che nulla aveva a che vedere con la quarantena domestica ininterrotta alla quale sono state sottoposte. Vi è tuttavia un interessante report effettuato dalla multinazionale californiana Apple, leader nel settore dell’hi-tech, che, sulla base di alcuni dati e nel pieno rispetto della privacy dei suoi utenti, ha ricostruito il grafico degli spostamenti nelle varie nazioni per quanto concerne il periodo che va dall’inizio del mese di gennaio sino ai giorni attuali. Così, grazie a questa “mappatura”, si è potuto scoprire che le statistiche, in certi casi, non erano esattamente quelle che ci si poteva attendere prima della sua lettura, fermo restando che una diminuzione di auto e pedoni si è comunque registrata.
CORONAVIRUS E MOBILITÀ IN FASE 2: I NUMERI DELL’ITALIA E DEGLI STATI ESTERI
Così, scorrendo la ricostruzione griffata Apple, si scopre che in Italia la mobilità a metà febbraio si attestava a ridosso del +100%, salvo poi subire un inevitabile tracollo che ancor prima dell’inizio del mese di marzo ne ha causato lo sprofondamento sottozero. I picchi più bassi, ovviamente, si sono toccati nei primi due mesi primaverili, per poi assistere a un nuovo, costante incremento negli ultimi giorni, complice l’avvento della Fase 2 da lunedì 4 maggio. Attualmente, si privilegiano nel nostro Paese gli spostamenti in auto (-56%) rispetto a quelli a piedi (-65%) o sui mezzi pubblici (-79%). Di fatto, negli ultimi tre giorni si è assistito a un incremento del 20% nello Stivale. Stupisce, invece, il trend riscontrato negli Stati Uniti d’America, attualmente la nazione più colpita dal Covid-19 in termini di casi confermati e di decessi: dall’altra parte dell’Atlantico la diminuzione nella mobilità si è verificata, ma in maniera più calmierata rispetto all’Italia, tanto che i livelli attuali di spostamenti parlano di un -22% per quelli in auto, -37% per quelli a piedi e -70% per quelli sui trasporti pubblici.