Dopo rugby, basket e volley ecco che ad arrendersi alla pandemia da coronavirus è anche la pallanuoto italiana. Ieri in tarda serata è infatti stato annunciato lo stop definitivo ai campionati di pallanuoto nazionali, imposto dalla Federazione, una volta riscontrata l’impossibilità di tornare in vasca in tempi brevi per la regolare conclusione della stagione 2019-2020. Di fatto dunque, è campionato finito per la pallanuoto a causa del coronavirus: lo stop si intende poi per le Serie A1, A2 e B per tornei maschili e femminili. La federazione, diramato il triste comunicato, ha pure aggiunto che è stata stabilita la non assegnazione dello scudetto, come pure i criteri per riformulare le prossime stagioni. Dunque nessun scudetto, ma pure blocco di retrocessioni e pure delle promozioni alle serie superiori: “prevedendo la ripartenza della prossima stagione secondo le formule dei campionati appena dichiarati conclusi: alle serie A1 edizione 2020/2021 parteciperanno 14 e 10 squadre rispettivamente per il settore maschile e femminile”.
PALLANUOTO CAMPIONATO FINITO: IL DISPIACERE DI BARELLI
Nella stessa nota in cui si annuncia il termine anzitempo dei campionati di pallanuoto, la Fin ha pure aggiunto che si riserverà di decidere del destino delle serie giovanili più avanti. “L’ipotesi è di attendere, per valutare un possibile slittamento delle fasi finali da svolgere anche con modalità alternative nel periodo estivo, così come per le attività giovanili degli altri settori”: possiamo dunque leggere nel comunicato ufficiale pubblicato solo ieri sera. Il triste annuncio dello stop alla pallanuoto è stato commentato così da Paolo Barelli, presidente della Federazione: “Nelle condizioni attuali non è possibile avere certezza dei tempi di pieno utilizzo degli impianti natatori. Sono molto dispiaciuto per questo stop inevitabile; mi auguro e spero che il prossimo campionato possa rappresentare il ritorno alla normalità e così onorare l’impegno degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti di società che hanno dovuto vivere, insieme con tutto il Paese, questo momento tragico della nostra storia, non solo sportiva”.