In Francia si sono registrati nelle scorse 24 ore solamente 2.960 nuovi contagi da coronavirus con l’aggiunta di 364 vittime, ma i numeri in ribasso non devono illudere in quanto, così come in Italia, la maggior parte dei laboratori che processa tamponi sono chiusi per le festività, di conseguenza meno tamponi e meno casi. Da inizio emergenza sono 63.109 le persone morte per covid in Francia, mentre i ricoveri attuali sono 24.678 di cui 2.703 in terapia intensiva, numero cresciuto di 44 unità rispetto alle precedenti 24 ore. La situazione resta emergenziale ed è per questo che per la giornata di oggi è stato convocato un nuovo Consiglio della difesa per fare il punto sulla pandemia di covid-19.
Tutto potrebbe succedere da qui alle prossime ore anche perchè il ministro della salute, Veran, aveva dichiarato domenica di non escludere ulteriori misure restrittive, insomma, un terzo lockdown. In Germania i nuovi casi di coronavirus scoperti sono stati invece 12.892, ma resta ancora alto il numero delle vittime, ben 852 in sole 24 ore (totale 30.978 da inizio emergenza).
CORONAVIRUS GERMANIA: LA POPOLAZIONE VUOLE VACCINARSI
Nella nazione tedesca si guarda comunque al vaccino con grande ottimismo, visto che la Germania è il paese del Vecchio Continente dove si registrano le intenzioni di vaccino più alte. Secondo un sondaggio di YouGov, infatti, ben due terzi dell’intera popolazione tedesca intende farsi iniettare il farmaco anti-covid, e il trentadue percento spera che ciò avvenga il prima possibile. Il 33% intende invece vaccinarsi ma vuole prima attendere di capire eventuali reazioni; infine c’è un 19% totalmente contrario. Dalla Germania al Regno Unito dove l’epidemia di coronavirus appare fuori controllo, come ha spiegato Sir Simon Stevens, capo dell’Nhs, il servizio sanitario britannico: “il Regno Unito – ha detto – è di nuovo nell’occhio del ciclone”. Ieri registrati più di 40.000 casi giornalieri ed è la prima volta che avviene da quando è scoppiata la pandemia; da più parti si chiede un lockdown rigido e c’è un’alta probabilità che le scuole non riaprano dopo le festività natalizie.