Anche la Serie C valuta lo stop causa Coronavirus: si legge su Tuttosport, ed è una soluzione che può ricalcare anche il massimo campionato di calcio in Italia. Abbiamo scritto in precedenza di come Giovanni Malagò stia valutando la decisione di fermare la Serie A; ovviamente non sarà lui a dichiarare lo stop ma l’indicazione del Coni è particolarmente importante, e adesso la terza divisione pare perseguire questa ipotesi. Attualmente il campionato di Serie C ha bisogno di 11 giornate per chiudere la stagione regolare, ma soprattutto ci sarebbe il tema dei playoff: la post season nel torneo è particolarmente lunga perché prevede più turni, gare di andata e ritorno e un calendario che, in condizioni normali, lo scorso anno è terminato il 9 giugno: una squadra che arrivi in finale dal primo turno dovrebbe disputare 8 partite e questo renderebbe davvero complesso portare a termine il campionato.
E’ per questo che Francesco Ghirelli sta valutando un documento che verrà poi messo ai voti e portato eventualmente davanti al Consiglio Federale; la decisione autonoma nella gestione del Coronavirus non ha però convinto Serie B e Serie D che hanno già detto la loro, irritate da come la Lega Pro si sia mossa per conto proprio. Anche per questo motivo il presidente Ghirelli avrebbe rassicurato il “collega” Cosimo Sibilia in materia di promozioni dal campionato dei Dilettanti; tuttavia il prossimo anno la stagione di Serie C potrebbe prevedere ancora più squadre rispetto a quelle attuali. Il motivo? Le retrocessioni dalla terza divisione, secondo la proposta al vaglio, sarebbero congelate; per quanto riguarda invece le promozioni, a salire in Serie B sarebbero le prime di ogni girone (attualmente Monza, Vicenza e Reggina) mentre la quarta, che normalmente uscirebbe dai playoff, sarebbe sorteggiata tra le 27 partecipanti ai playoff.
Qui però si apre un contenzioso: vero che con la post season anche la decima classificata di un girone si gioca la promozione, ma partirebbe come detto dal primo turno mentre la seconda della graduatoria accederebbe direttamente ai quarti di finale, dovendo dunque disputare quattro partite in meno. A oggi Carrarese e Juventus U23 avrebbero la stessa possibilità di promozione in Serie B, senza nemmeno giocare; evidentemente non sarebbe giusto, mentre potrebbe essere interessante limitare il sorteggio a due squadre o, eventualmente, giocare un mini-triangolare in sede unica tra le tre seconde. Certo anche qui si andrebbe “contro” il regolamento ufficiale, ma se non altro ci sarebbe un finale più equo e si potrebbe eventualmente giocare anche a luglio, a porte chiuse e senza troppi problemi. In più, potrebbe nascere il problema della Coppa Italia Serie C.
La competizione assegna un posto nella fase nazionale dei playoff: in finale sono arrivate Juventus U23 e Ternana, ed entrambe con la classifica attuale beneficerebbero del regolamento. C’è di più, perché i giovani bianconeri sono decimi nel girone A e la Pistoiese potrebbe scavalcarli entrando ai playoff cambiando ancora le carte in tavola, inoltre la qualificazione tramite coppa aprirebbe un posto all’undicesima del rispettivo girone. Gli stessi arancioni e la Vibonese (undicesima nel girone C) avrebbero tutti gli interessi a far sì che la Coppa Italia Serie C venga disputata, perché in quel modo aumenterebbero le possibilità di accedere alla post season; d’altro canto le ultime disposizioni del Governo in materia di ripresa degli allenamenti lasciano ben poco spazio alla conclusione regolare di un campionato già molto lungo di suo, e che con la sosta forzata per Coronavirus la Serie C ha perso parecchio tempo. Staremo a vedere…