Arrivano nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in UK: il nuovo bollettino recita 847 morti e 5.599 casi positivi in più rispetto a ieri, che portano il totale a 14.576 decessi e 108.692 contagiati. Numeri che restano alti, dunque, con le autorità al lavoro per tentare di invertire il trend. L’Independent rende inoltre noto che sono stati registrati altri 255 detenuti positivi al Covid-19 tra Inghilterra e Galles: un’altra emergenza da non sottovalutare per il governo britannico. E si è al lavoro per il vaccino contro il coronavirus, con la Gran Bretagna che ha annunciato una nuova task force per «coordinare e accelerare» lo sviluppo. Alok Sharma ha spiegato che il gruppo di lavoro è attivo e funzionante, sarà guidato dal consigliere scientifico sir Patrick Vallance e sarà composto da rappresentanti di Governo, università e industria, come AstraZeneca e il Wellcome Trust. (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS UK: GLI ULTIMI DATI
Il Coronavirus nel Regno Unito fa segnare numeri sempre più alti: dallo scoppio della pandemia sino ad oggi, sono 103.093 i casi confermati, mentre il totale dei decessi ha raggiunto quota 13.729. Dominic Raab, in questi giorni sostituto del premier Boris Johnson, convalescente nella residenza agreste di Chequers, ha suggerito che il lockdown potrebbe non avvenire sino a giugno, dopo che il Governo aveva peraltro già annunciato un’estensione di tre settimane delle attuali restrizioni. Durante la conferenza stampa quotidiana a Downing Street, il ministro degli Esteri ha fatto scemare del tutto la speranza che le restrizioni potessero essere completamente eliminate entro le festività di maggio, aggiungendo inoltre che potrebbero esserci blocchi locali fino all’estate per evitare il germogliare di nuovi focolai. Dal canto suo, il segretario ai Trasporti, Grant Shapps, ha ammesso di non sapere se il Regno Unito finirà per avere un numero di morti superiore a quello degli altri Paesi colpiti dal Covid-19.
CORONAVIRUS UK: IL GOVERNO ACCANTO ALLE IMPRESE
Carolyn Fairbairn, direttore generale del CBI, ha elogiato durante una trasmissione radiofonica della BBC il Governo britannico per aver fornito un “enorme sollievo” alle medie imprese. “Quello che il programma oggi fa è identificare le aziende con un fatturato superiore a 45 milioni di sterline e mettere in atto un sistema di garanzia dei prestiti e questo è indubbiamente di enorme sollievo, soprattutto per i grandi datori di lavoro regionali”. Fairbairn ha aggiunto che va data maggior attenzione ai prestiti più piccoli,al di sotto delle 25mila sterline, dove vi sono molte piccole imprese che non riescono ad accedervi. “Qualcosa dovrebbe essere fatto velocemente a tal proposito, intervenendo tempestivamente e al 100%”, ha affermato, aggiungendo che una soluzione importante per ridurre l’impatto del Coronavirus sull’economia statale e sui singoli comparti può essere rappresentata, come suggerito dal segretario ai Trasporti, Grant Shapps, dallo smart working, ovvero dal lavoro svolto da casa.