Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver trovato i corpi di tre ostaggi israeliani a Gaza: i tre sarebbero stati uccisi subito il 7 ottobre, dopo al fuga dal Nova Festival dove Hamas aveva fatto irruzione. I loro cadaveri sarebbero stati portati nella Striscia dove sono stati ora ritrovati. Ad affermarlo, in una dichiarazione speciale ai media, è stato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. I corpi sono stati recuperati in un’operazione congiunta tra lo Shin Bet e l’esercito. Il ministro Netanyahu ha espresso il proprio cordoglio: “Il cuore si spezza per una perdita così grande”.
Il primo ministro ha aggiunto: “Mia moglie Sarah ed io stiamo soffrendo con le famiglie. Tutti i nostri cuori sono con loro nel momento del loro profondo dolore. Riporteremo a casa tutti i nostri ostaggi, vivi e morti. Mi congratulo con i nostri valorosi soldati che con un’azione determinata hanno riportato a casa i figli e le figlie di Israele“.
Proseguono i negoziati Hamas-Israele
Mentre Israele piange la morte di tre degli ostaggi che si pensavano essere stati rapiti da Hamas ancora in vita, sono cominciate da parte degli Stati Uniti le consegne di aiuti umanitari a Gaza. L’obiettivo è quello di incrementare l’assistenza nei confronti del popolo, che piange la fame e la carenza di medicinali. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha spiegato: “Oggi intorno alle 9:00 del mattino, i camion che trasportavano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare attraverso un molo temporaneo a Gaza“.
Intanto negli ultimi giorni i negoziati sulla tregua per la guerra a Gaza sono ripresi con forza, anche se tra Israele e Hamas non sembra esserci l’accordo. Il leader all’estero, Ismail Haniyeh, ad Al Jazeera ha dichiarato: “Accettiamo l’accordo sul cessate il fuoco”. Hamas avrebbe accettato soprattutto la parte del cessate il fuoco di sei settimane: Israele continua però ad insistere sul rilascio degli ostaggi, senza il quale non si arriverà ad un accordo.