Regioni e Comuni propongono di aderire al bonus "amianto" del 2025 con contributi significativi e a fondo perduto per rimuoverlo.
Il 2025 offre la possibilità di rimuovere l’amianto usufruendo del bonus per le ristrutturazioni. I contribuenti dovrebbero tener conto visto e considerato che si tratta di una sostanza altamente nociva per la salute fisica di ciascuno di noi.
Il problema dell’amianto sono le fibre che lo compongono, che dopo esser entrate in contatto con l’aria si trasformano in polvere e successivamente vengono inalate, causando problemi significativi ai polmoni. Il materiale resta nel corpo per diversi anni, producendo un peggioramento graduale.
Bonus amianto 2025? Regioni e Comuni offrono contributi a fondo perduto
Il bonus di cui parliamo in realtà consente di togliere l’amianto ottenendo in cambio delle agevolazioni fiscali importanti. In verità l’incentivo è legato ai lavori di ristrutturazione, che al 2025 può godere di contributi economici a fondo perduto grazie allo stanziamento di Comuni e Regioni.
Si tratta di lavori residenziali che vengono previsti e ammessi purché siano effettuati nelle unità individuali, pensando al restauro, interventi straordinari, ristrutturazione generale e risanamento conservativo.
Esistono delle spese ammissibili e altre no, tra gli interventi accettati rientrano i lavori finalizzati al risparmio energetico, al montaggio di dispositivi in grado di rilevare gas, opere per scongiurare infortuni in casa e naturalmente la bonifica dell’amianto.
I fondi stanziati dalle Regioni
Ogni Regione ha la facoltà di stanziare degli appositi fondi per specifici interventi (pur trattandosi del bonus per la ristrutturazione). Prima di proseguire, ricordiamo che la detrazione è ottenibile tramite la dichiarazione dei redditi (sconto in fattura e cessione del credito non esistono più).
Friuli Venezia Giulia
In Friuli-Venezia Giulia è possibile richiedere il contributo pari al 50% (a fondo perduto) del costo affrontato per smaltire l’amianto sia per ambienti privati e domestici, ma anche ad uso residenziale, commerciale o industriale.
Le persone fisiche che intendono godere dell’incentivo a casa propria hanno tempo fino alle ore 16:00 del 31 luglio 2025, mentre per gli altri i termini vanno dal 1° agosto al 15 settembre sempre di quest’anno.
Sicilia
Anche la Regione Sicilia, più precisamente l’Assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, ha proposto un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese destinate per la bonifica dell’amianto (massimo 5.000€).
Il budget si riduce a 2.500€ nel caso di condomini, mentre la soglia massima di 30.000€ è destinata all’intero edificio.
I futuri beneficiari (condomini e privati), potranno inviare la loro domanda telematica entro e non oltre le ore 12:00 del 5 settembre.
Campania
La penultima Regione che ha stanziato dei fondi per rimuovere l’amianto è la Campania, con un massimo di 436.000€. Quanto alla scadenza la stessa è fissata al 30 settembre di quest’anno.
Piemonte
Alle medesime condizioni e specifici obiettivi si aggiunge il Piemonte, ma con un budget più importane di 3,1 milioni di euro e fino a 300.000€ per ciascuna richiesta. In questo caso la scadenza è prevista al 15 di settembre.