COS’È IL TUMORE AL PANCREAS DI ELEONORA GIORGI? CANCRO ‘SILENTE’ PERCHÈ…
Cos’è il tumore al pancreas di Eleonora Giorgi e cosa sappiamo di questa forma molto aggressiva di adenocarcinoma e il modo in cui si può curare? Questo pomeriggio, nel corso della puntata domenicale di “Verissimo”, Silvia Toffanin e la sua redazione dedicheranno ancora una volta spazio a quella che è stata una delle grandi amiche del programma in onda su Canale 5 e, se la scorsa settimana la recente scomparsa della 71enne era stata omaggiata con un toccante ricordo, stavolta ascolteremo dalle parole dei suoi due figli, Angelo Rizzoli e Paolo Ciavarro, un ricordo della madre a nemmeno due settimane dalla morte per le conseguenze del cancro che l’aveva colpita nel 2023. Scopriamo dunque cos’è il tumore al pancreas di Eleonora Giorgi e in cosa consiste.
Per parlare di cos’è il tumore al pancreas di Eleonora Giorgi e capire come mai ha un così alto indice di letalità ed è molto aggressivo, dobbiamo partire dalla terminologia: nel caso dell’attrice romana, venuta a mancare a 71 anni, si tratta di un adenocarcinoma che si genera dalle cellule ghiandolari ed è una forma maligna a carico del tessuto epiteliale (se “adeno” fa riferimento appunto alle ghiandole, carcinoma invece fa riferimento proprio alla neoplasia che si sviluppa da quelle cellule). Come sappiamo, il pancreas è un organo particolare di tipo ghiandolare e in questo caso il cancro insorge quando alcune cellule iniziano a moltiplicarsi in maniera del tutto incontrollata e diffondendosi -molto velocemente per questo tipo di patologia- anche agli altri organi, compromettendone esizialmente le loro funzionalità.
TUMORE AL PANCREAS, ECCO I CAMPANELLI D’ALLARME: ATTENZIONE A…
Quando si cerca di capire cos’è il tumore al pancreas bisogna necessariamente tenere presente la sintomatologia molto comune e la sua elevata resistenza alle terapie, aspetti che lo rendono particolarmente aggressivo e il vero “big killer” tra i tumori oggi conosciuti: ancora oggi è una delle neoplasie più complicate da trattare perché è un cancro “silente” che si riesce a diagnosticare solamente in uno stadio già avanzato, con le metastasi che hanno preso il sopravvento e senza dimenticare gli alti tassi di recidiva che presenta. Tra i campanelli d’allarme, o i veri e propri sintomi (che comunque non sono specifici solo di questa forma di tumore, cosa che complica la diagnosi) ci sono il dolore epigastrico al centro addome, una perdita repentina di peso, sensazione di affaticamento, l’insorgenza del diabete, l’inappetenza e una inusuale colorazione di feci e urine.
Scoprendo cos’è il tumore al pancreas, va ribadito che mai come in questi casi è importante una diagnosi quanto più precoce possibile: se scoperto nelle fasi iniziali ci si può salvare e intervenendo chirurgicamente; oltre alle classiche analisi del sangue e a quelle dell’antigene carcino-embrionale, un marker tumorale, si procede con la TAC addominale e poi la risonanza magnetica. Infime, per quanto concerne la cura e le terapie per questo cancro che colpisce soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 45/50 anni e gli 80 (un fattore di rischio è sicuramente il diabete, il fumo e l’abuso di alcolici, oltre che la pancreatite cronica) in prima battuta c’è la chirurgia, soprattutto se il tumore è ancora di ridotte dimensioni e non si è ancora metastatizzato, anche se c’è un alto rischio di complicanze, poi la chemioterapia che di fatto è la sola arma a disposizione oggi della medicina e inoltre la combinazione di più farmaci che hanno soprattutto l’obiettivo di prolungare la sopravvivenza e migliorare per quanto possibile la qualità della vita del paziente.