Chi ha l’anulare più corto rischia di sviluppare una forma più grave di Covid-19 se si contagia? La domanda vi farà sorridere, ma è uno dei tanti strani interrogativi che i ricercatori si sono posti a causa della grave pandemia di coronavirus. Tutto nasce da uno studio dei ricercatori dell’università di Swansea, nel Galles. I risultati sono stati pubblicati a metà maggio sulla rivista specializzata Early Human Development e hanno fatto discutere, perché è emerso che i primi 10 paesi con l’anulare più lungo nei maschi hanno avuto un tasso medio di mortalità inferiore rispetto ai 10 paesi con l’anulare più corto. Ma gli autori della ricerca hanno specificato che i dati sono significativi dal punto di vista statistico solo tenendo conto della mano destra. Quanto basta per ritenere “fragili” nel complesso i risultati di questo studio. Lo ha sottolineato il Pensiero Scientifico Editore sul sito “Dottore, ma è vero che…?” di FNOMCeO. Nonostante ciò, il professor John Manning, primo autore dello studio, ha sottolineato che questo potrebbe essere un “vantaggio biologico”.
COVID-19 E ANULARE, “STUDIO CON DIVERSI LIMITI”
I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 200mila persone provenienti da 41 paesi, a cui sono state misurate le dimensioni delle dita. «Questo collegamento non è stato riscontrato nelle donne, mentre negli uomini si notano differenze a seconda che si consideri la mano destra o la sinistra», hanno spiegato. Ma una correlazione non necessariamente è una prova, motivo per il quale i risultati della ricerca vanno presi con le pinze. «È stato fatto solo uno studio e ha diversi limiti», viene dunque chiarito dal Pensiero Scientifico Editore. E tiene a precisare che l’uomo che ha un anulare lungo non deve sentirsi al sicuro. «In questi difficili e per molti aspetti drammatici mesi, abbiamo imparato alcune lezioni che dovrebbero suggerirci un approccio che potremmo vedere come una misura preventiva integrata. Gli elementi dalla quale è composta dovrebbero esserci tutti familiari: misure igieniche, distanziamento fisico e mascherine».