Recentemente il Ministro federale della Sanità tedesca ha parlato dell’effetto che il covid ha sul sistema immunitario delle persone che l’hanno contratto. In un’intervista aveva detto che dopo alcune infezioni da coronavirus, il sistema immunitario invecchia, causando “spesso” un’immunodeficienza incurabile. Si trattava di un allarme, forse eccessivo, e che è stato poi corretto con un generico “immunodeficienza di cui non conosciamo la durata”.
Tuttavia, la questione attorno a cui verteva il pensiero del ministro della sanità non è scorretta, perché effettivamente il covid avrebbe un effetto sul sistema immunitario delle persone. Sarebbe, però, ancora eccessivamente presto, a livello di dati, per parlare di immunodeficienza e per definirla cadenzata “spesso”. Per capisci meglio qualcosa il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung ne ha parlato con Hans-Georg Kräusslich, direttore di virologia dell’ospedale universitario di Heidelberg, che ha ridimensionato leggermente l’allarme del ministro. L’esperto ritiene che sia un meccanismo noto di quando il sistema immunitario entra a contatto con un nuovo patogeno, ma ha anche sottolineato che non sia un effetto da sottovalutare.
L’effetto del covid sul sistema immunitario
Kräusslich, insomma, esclude che il covid e le varie infezioni siano sintomo chiaro di immunodeficienza, ma non esclude un effetto sul sistema immunitario. Tesi condivisa anche da Carsten Watzl, segretario generale della Società tedesca di immunologia, che spiega che normalmente quando le difese immunitarie entrano a contatto con un nuovo patogeno, come appunto il coronavirus, impiegano grandi risorse per trasformare alcune cellule naive in cellule memoria.
Le cellule memoria sono, spiega ancora, quelle che guidano le future reazioni del sistema immunitario contro un patogeno, tra cui il covid. Quelle cellule, di fatto, saranno per sempre deputate alla reazione contro il determinato patogeno e il rapporto tra le cellule naive e quelle memoria, spiega ancora Watzl, determina l’invecchiamento del sistema di difesa, ovvero quanto sarà ancora in grado in futuro di reagire a nuove infezioni (a fronte di poche cellule naive, ad un certo punto il sistema non sarà più in grado di difendersi dai nuovi patogeni). Tuttavia, conclude, non vi sono prove che l’invecchiamento del sistema immunitario con il covid sia maggiore, ma non sarebbe neppure scorretto affermare che un qualche tipo di effetto si verifica.